493 portata di secondare i suoi progetti per la conquista' de'la Crimea, come lo era la Casa d’ Austria. Anzi se questa colle sue formidabili forze avesse fatto ostacolo, giammai la czarina avrebbe potute venire a capo di quell’impresa. Era dunque indispensabile, volendo occupar la Crimea, rinunziare ad ogni legame col re di Prussia, senza di che ogni lusinga sulla cooperazione e dissimulazione di Cesine sarebbe stata vana. Tutta la consumata abilità di Federico li non potè riparare questo colpo, perchè l’amicizia, per forte che sia, non può sussistere contro 1’ interesse. Siccome la Moscovia non ha altre parti ove possa sperare dilatazione più facile, che a danno dei Turchi, cosi è suo interesso di stringersi colla Casa d’ Austria che è sopra ogni altra potenza meglio situata per secondarla, o per metterle impedimento. La czarina si è dunque legata manifestamente e strettamente con Cesare, affine di poter di tanto in tanto guadagnar qualche cosa sui Turchi, ed affine di conservare tranquillamente ciò che va conquistando : e Cesare ha accolto e coltiva con ogni studio e condiscendenza 1’ amicizia della czarina ad oggetto di toglier per sempre quest1 appoggio al suo implacabile avversario il re di Prussia. Questi sono i cardini sui quali consiste 1’ alleanza e la corrispondenza presente fra le due Corti imperiali. L’ unione di esse è tanto formidabile, che pone in necessità tutte le altre di prender cautele, perchè nessun’ altra potenza di primo rango s’ accosti alle dette due, mentre allora 1’ equilibrio politico dell’ Europa sarebbe in grave pericolo di rovina. Importa dunque ora di esaminare se questo caso succeder possa. La Francia fu sempre protettrice dell’ equilibrio, ed è rivale per natura dell’ Austria, e però non vi è probabilità che passi mai di concerto con le Corti di Vienna e di Russia per operare cangiamenti notabili nel sistema attuale delle cose. La Spagna è lontana dal centro di Europa: il suo primo interesse è quello di non aver la Francia inimica, ed è dedita naturalmente alla pace: per questi ed altri motivi creder si può che non entrerà mai nei progetti dei due formidabili alleati. Fu un tempo alla verità nel quale il re di Prussia si vide congiunto con essi per divider in terzo una gran porzione della Polonia ; ma quid tempo di terribile rimembratila giova sperar3 che più non ritorni. Nello stato presente delle cose la Corte di Berlino non può accettare nè immaginare alcuna proposizione di nuovi partaggi con le diti> Corti imperiali, poiché ogni loro ulteriore ingrandimento, ed