81 sia, il cui paese era stato innalzato al principio del secolo al titolo di Regno, diceva che di ragione a lui spettava la Slesia e che la voleva ; non meno desideroso, d’ una parte almeno del gran retaggio, mostravasi Augusto III di Sassonia, re di Polonia (1) ; infine il re di Sardegna, benché cauto e attento a vedere da qual parte pendesse la bilancia prima di decidersi, volentieri avrebbe accresciuto i suoi Stati col Milanese che gli era stato dato e ritolto. Così venne a conchiuctersi il 18 maggio del 1741 un trattato tra i suddetti principi, allo scopo di spossessare Maria Teresa e ridurre quasi al nulla i dominii austriaci. La guerra cominciava in Germania e con eventi contrarii a Maria Teresa, presto i Prussiani le ebbero tolta la Slesia, i Bavari, sostenuti dai Francesi, già si accostavano a Vienna, 1’ Olanda e 1’ Annover da cui sperava soccorso, erano tenuti dalla Francia in una forzata neutralità, le agitazioni interne della Russia e la sua guerra colla Svezia le toglievano anche da colà ogni speranza di appoggio ; i suoi tentativi per aversi favorevole almeno la Repubblica veneta nelle cose d'Italia, le riuscirono vani, poich’ essa non volle in alcun modo invilupparsi in tanta complicazione con suo grande imbarazzo e pericolo (2). Allora Maria Teresa prese magnanima risoluzione, decise affidarsi alla generosità ungherese, presentarsi alla dieta (Il settembre 1741) col suo bambino, che iu poi il celebre Giuseppe II, in braccio, raccomandare sè ed esso colle più commoventi e lusinghevoli parole, tanto che quei magnati di tanto entusiasmo infiammaronsi, che gridando * (1) Trattato di commercio della Repubblica con esso 30 luglio 1754. Commem. 176. (2) Il 25 gennaio 1741^42 la Repubblica dichiara insussistente la disseminazione, che essa pel prezzo di un tratto del litorale avesse somministrato importanti soccorsi di danaro alla regina. Vol. Vili. 11