408 Dio Signore fosse per accordare alle armi della Repubblica in Dalmazia, saranno della medesima di Bua propria ragione, et annessi al suo dominio, conforme 1’ istrutioui datevi sotto il 12 febbraio passato, in che si accertiamo sarete per trovar tutta la facilità nell’in-tentioni ottime della Maestà Sua», (Corti, 11 marzo). Ma il Contarmi travava tutt’ altro che facilità nel recar a termine la commissione impostagli dal Senato, opponendo lo Stratman specialmente 1’ antico diritto dell’ imperatore sulla Dalmazia, come re d’ Ungheria, e quindi il bisogno di consultare gli stati di quel regno per la cessione a farsi delle terre che riuscisse alla Repubblica di strappare dalle mani dei Turchi nella Dalmazia. Ai vantati diritti imperiali, rispondeva il Contarini con altri diritti della Repubblica, molto più antichi, e colla minaccia che essa, quando le si negasse il dominio delle terre che potesse riconquistare in quella provincia, volgerebbe tutte le sue forze in Levante. Infine, per la mediazione del card. Bonvisi si venne a concretare il seguente articolo : che tra le provincie spettanti ’al regno d’ Ungheria, solamente nella Dalmazia potesse la Repubblica unire 1’ acquistato al suo dominio (Dispaccio 21 marzo). In tal senso quindi, e a maggiore schiarimento anche del punto della lega difensiva perpetua, fu formato un trattato addizionale al primo, e sottoscritto dalle parti ai 30 marzo in Linz. Ed eccone il preciso tenore : « Priusquam inter Sacram Caesaream Maiestatem et Regiam Maiestatem Poloniae, uti et Serenissimam Rempublicam venetam quinta currentis mensis Martii isti foederis ratificationes commuta-rentur, placuit maioris elucidationis omnibus ergo, articulum pri-mum foederis, qui incipit : sit inter etc. tametsi per se ob promis-sam hinc inde tam offensivi, nunc flagrantis, quam post illud extin-tum ad asserendam obtentam generalem pacem defensivi belli so-cietatem perpetuam satis clarus sit, ab omni orituri post hac minimi etiam dubii interpretatione planum reddere et declarare, quod si post obtenta divina assistenza per dominos Confederatos a Tur-cis generalem pacem, unus ex illis a Turcis, vel terrestre vel ma-ritima potentia invadatur, a caeteris dominis.Confederatis ilio piane modo, quo in ante memoratae foedere conventum est, communibus viribus pax communis vindicari, ad eam vindicandam promissa communis belli in perpetuum duratura societas effectum sortiri et inviolata permanere debeat.