‘247 Il Contarmi prendeva quindi ad esaminare a parte a parte i suddetti tre motivi principali di lagnanza secondo le sue vedute, che a dir vero non erano le più giuste in materia economica ; entra nell’ esame dei prezzi delle carni, inveisce contro gli appaltatori e il monopolio, parla delle candele, de’ salumi, poi degli oggetti di vestito, dei costumi e delle fogge di straniera importazione, ed innalzando il suo discorso invoca a rimedio 1’ educazione. « Educazione dei nobili, educazione di popolo, non ostante le provvide cure dell’ eccellentissimo Senato, dichiarate con que! suo decreto, qual luogo ha il popolo per la sua educazione ? Quel popolo che ramingo gira per le strade della città, non ha un ricetto, non ha un ricovero. Il patrizio che una volta ira gli antichi fedeli domestici cresceva sotto gli occhi del padre, s’ imbeveva della sua virtù, del suo amor patriottico, arrivava a poter coprire le prime cariche della Repubblica, in quella stessa maniera e con quei medesimi sentimenti coi quali le aveano occupate il padre, gli avi; in adesso o l’Ac-cademia dei nobili gli dà una qualsiasi educazione, o va crescendo distaccato dalle cure paterne in case, donde è sbandita 1’ onestà, dove all’ aitar della sordida libidine si fa un crudel 'sagrificio della innocenza. Il popolo gareggia in lusso coi nobili, l’istesso abito lo copre, lo confondono le stesse maniere, si vede tutto il giorno una vii persona del volgo impudentemente ammessa in tutt’ i luoghi del nobile stesso, mischiarsi con lui, superarlo in lusso, a tanto giunger la sua temerità, che non la risparmia alle vostre mogli, alle figlie. Il governo aristocratico che v’ hanno consegnato i vostri maggiori, voi 1’ avete cambiato in un perfetto democratico. Il carattere nobile è offeso ; non serve più di regola alle nostre azioni un riguardo economico. Cinque mesi dell’ anno s’ aveva da