144 germanica, le corruttele, le profusioni, la scomposta amministrazione. Morto intanto 1’ istoriografo della Repubblica Pietro Garzoni, fu il Foscarini chiamato a succedergli, al che egli rispose con peritanza misurando colla mente la vastità e difficoltà dell’ impegno ; ma distratto da altre cure non potè dar opera ad attuarlo, solo rimanendo te-stimonii del suo buon volere e dei suoi pensamenti intorno a tale materia, gl’ incomposti materiali che si conservano nella collezione dei suoi manoscritti (1), e la sua lettera al Cardinal Passionei. Mandato ambasciatore a Roma a Clemente XII, nelle vertenze allora esistenti tra la Repubblica ed il papa per la fiera di Sinigaglia (da questo istituita e da quella avversata) attese anche colà agli studi storici (2), raccolse libri e manoscritti, mise insieme in un bellissimo codice in pergamena le poesie sparse di varii distinti poeti patrizii veneziani, onde gli venne il pensiero di scrivere intorno alla letteratura della nobiltà veneziana in una lettera indirizzata ai suoi nipoti, allo scopo di mostrare come avessero sempre saputo i patrizi veneti unire all’ amministrazione dello Stato la coltura »delle scienze e delle lettere. Fu questo quasi il prodromo alla sua grande opera della Letteratura Veneziana, di crii sciaguratamente non venne a tempo di pubblicare se non il primo volume, rimanendo molti materiali pei seguenti fra le sue carte, opera che mostrando ampiamente grande acume di critica, ricchezza immensa di cognizioni, savio ordinamento di materia, proprietà e sceltezza di lingua, va posta tra i più splendidi monumenti letterarii del se-secolo XVIII. Eletto papa Benedetto XIV, sotto al quale ter- (1) Ivi. (2) Storia della sollevazione di Roma 1736, e le Notizie del cardinale Alberoni.