221 ciño la propria preponderanza, e le sue truppe prestamente inviate fecero recare ad effetto 1’ elezione di Stanislao Poniatowsky favorito di Caterina (7 settembre 1764), malgrado alla opposizione del partito contrario, che partendosi dalla dieta si recò a’ propri castelli, e la guerra civile ed esterna cominciò ad insanguinare la Polonia. L’ Austria e la Francia protestarono, ma senza occuparsene seriamente, la Turchia che temeva sempre più della potenza russa a’ proprii confini, eccitata dal partito Po-toki, incoraggiata dalla Francia, alzò energiche lagnanze per 1’ invasione delle armi russe in Polonia, pfer la violazione di territorio nella Moldavia e per le mene ad agitare il Montenegro. Le dispute diplomatiche condussero alla prova delle armi, e la Porta prese parte attiva nella guerra insorta dopo che la Russia ricusò d’ impegnarsi sotto la guarentigia della Danimarca, della Prussia, dell’ Inghilterra e della Svezia a non immischiarsi nella elezione dei re di Polonia e nei suoi dissidii religiosi, di ritirare le sue truppe, e di non più attentare alla sua libertà (1). La Porta nella nuova guerra che stava per intraprendere a propria difesa, aveva a cuore di conservarsi in amicizia coll’ Austria e colle altre potenze di Europa, principalmente con Venezia, per non essere molestata per mare, e Venezia vedendo i vantaggi che sarebbero per derivarne al proprio commercio, assicuravala con lettera presentata dal bailo Giustinian che sarebbe a tenersi neutrale. Cominciò dunque la guerra. I Turchi combatterono con valore, ma infelicemente ; perdettero fin da principio Choc-zim, videro invase la Moldavia e la Valacchia, sollevati i Mainotti e la Morea, una flotta russa perfino compariva nell’ Arcipelago e assaliva le isole. Cotesta novità di una (1) Ilammer. G-eschichto des osm. Reichès, Vili, 873.