9 Gli sforzi continuati di papa Clemente XI e dei Veneziani (1) per impedirla, a nulla valsero, e gl’imperiali si accostavano ai monti del Tirolo per calare da quelli in Italia, e occupare il Milanese, mentre il cardinale d’Estrées si recava a Venezia per indurre la Repubblica ad un’ alleanza con Francia, e ad impedire il passo alle truppe tedesche. Il cav. Benedetto Cappello tenne per ordine del Senato parecchie conferenze col cardinale in una cella del convento dei Frari. Mise il d’Estrées in opera tutte le più persuasive ragioni per raggiungere il suo scopo (2) ; rappresentava il desiderio del suo re di conservare la pace nel mondo ; per questo aver tanto rinunciato nella pace di Riswik ; per questo aver acconsentito nell’ ultimo progetto di divisione quando è fuor di dubbio, che avrebbe potuto sostenere i suoi diritti sulla intera eredità ; per questo infine avere spogliato sè stesso della successione per investirne il nipote e separare i due regni, e quando credeva avere per tal modo rassicurati tutti gli Stati, ecco sorgere l’imperatore con inammissibili pretensioni specialmente sull’ Italia, e minacciare questa provincia di una crudelissima guerra. Conoscere il re quale sia stata in ogni tempo la gloria e la costanza della serenissima Repubblica nel conservare la libertà d’ Italia, e ricordando l’esempio de’ suoi predecessori, essere egli pare deciso d’impedire in ogni maniera ai Tedeschi di accostarsi allo Stato di Milano ; che però confidava che il Senato vorrebbe chiudere il passo agli Alemanni, e non permetterebbe loro di entrare nelle sue terre, al qual fine offriva un’ alleanza sincera e immutabile colle due Corone (di (1) Corti 23 dio. 1700. (2) Conferenze di Benedetto Cappello cod. MLXXIX cl. VII it. alla Marciana. Yol. vin. 2