210 1’ aggregazione, adducendo non esser nuovo 1’ esempio, ed essersi in varii tempi provveduto che il governo non venisse in mano di pochi ; che continuando di questo passo avrebbero ben presto i padri a dire ai figliuoli : figli, adorati figli, per noi già vecchi può esservi ancora un avanzo di Repubblica, ma per voi fanciulli è affatto terminata : non aversi a temere della mancanza di concorso per parte dei nobili delle Provincie, i quali aveano sempre aspirato ad aver parte nei consigli dello Stato, e mancando di un campo di operosità nella patria, si mettevano al servigio di principi stranieri ; i nobili aggregati in addietro aver dato bella prova di sè ; non perdersi punto della propria grandezza mettendone altri a parte. Il partito fu vinto, ma l’effetto confermò la previdenza del Contarini, mentre sole nove o dieci famiglie si presentarono all’ elezione (1). Tanto era caduta nell’ opinione quella nobiltà per giungere alla quale ancora nel tempo della guerra di Candia, gran numero di famiglie avea pagato fino a cento mila ducati. Miglior partito sarebbe stato, come alcuno opinava, aprire l’ingresso perpetuo al Maggior Consiglio ai cittadini più meritevoli, sostituendoli di mano in mano alle famiglie nobili che si andassero estinguendo (com’ era già stato proposto fino dal 24 ottobre 1403 fra i consiglieri, senza che il progetto di legge fosse stato poi portato al Maggior Consiglio), assoggettando alle prove di ammissione anche le donne, affinchè i cittadini altresi si dessero cura d’incontrare degni e onorevoli matrimonii (2). Sarebbesi per tal modo eccitato il loro amor proprio, animata la loro economia e l’industria, svegliato 1’ ingegno nella gara di rendersi meritevoli (t) Le famiglie aggregate furono : Mussatti, Ottolin, Pindemonte, Spineda, Martinengo, Caiselli, Boriili, Buzzacarini, Trento, Zoppola. ('2) Compilazioni leggi : Aggregazioni mazzo N. 13 filza 4 ; osservazioni di Jacopo Chiodo riordinatore degli Archivi.