362 Sofferenza dell'ammiraglio rimase ma in preda ad una specie di furore bolscevico-nazionalistico, comunque antitaliano. Tutto questo accadeva mentre si svolgevano ancora le trattative per l’armistizio italo-austriaco a villa Giusti senza che i nostri delegati fossero avvertiti della avvenuta cessione della flotta allo Stato jugoslavo. Ma i polesi condotti in quel momento dal dott. Antonio Stanich avevano compresa la impossibilità di accordarsi coi Croati per il governo provvisorio della città ed inviarono un sottufficiale di marina in motoscafo a Venezia per avvertire le nostre autorità di quanto accadeva ed invocarne il tempestivo intervento. Nella notte fra il 31 ottobre e il i° novembre i comandanti Rossetti e Paolucci, ignari degli ultimi avvenimenti, penetrarono a nuoto nel porto di Pola e con un loro ordigno speciale fecero saltare la “Viribus Unitis”, la potente] dread-nought nemica il cui nome simbolico non aveva più fondamento nella realtà. Con quella corazzata peri il comandante Janko Vucovic che aveva sostituito l’ammiraglio Horthy rientrato in Ungheria. Gli subentrò il comandante Koch subitamente promosso contrammiraglio. Ad ogni ora cresceva la tensione di rapporti fra la popolazione italiana che attendeva di essere redenta come quella di Trieste ed i trentamila armati di tutte le nazionalità rimasti nella piazza minacciosi. Finalmente il 5 novembre, verso le 14, i polesi videro entrare in porto la torpediniera italiana “64 P. N.” che per la prima volta fece garrire il tricolore sulle acque della piazzaforte nemica. Una gran folla accorse alla banchina e ricevette trepidante il comandante Arturo Ciano venuto insieme a Sem Benelli per avvertire Koch dell’arrivo dell’ammiraglio Cagni con navi italiane. Il Croato stupì: pur prevedendo che prima o poi sarebbero arrivate unità dell’Intesa, egli ostentava di considerarsi ormai vero capo legittimo della città, dell’entroterra, del porto e della flotta come rappresentante del governo provvisorio di Zagabria. Protestò formalmente senza però risolversi a reagire con le forze imponenti che aveva a disposizione; imponenti ma disorganizzate. Prima di ripartire Ciano diede alla folla il grande annuncio: « Fra due ore l’ammiraglio Cagni verrà a liberarvi ». E la torpediniera scomparve oltre gli