418 recargli alcun danno, e se seguisso qual si sia danno, sia di vassalli, huomeni, robba et animali, debbano rimetterlo. E se per sorte incontrati in vassalli di Corsari e Leventi volessero questi assisterli, e nel combattimento restassero li Venetiani vittoriosi, oltre la gente che fosse morta nel medesimo, a tutti li altri, che, presi vivi, restassero schiavi, non debbano dare la morte, ma intieramente sani e salvi mandargli, e farli capitare all’ Eccelsa mia Porta per essere severamente castigati, in forma tale che segua d’ essempio ad altri ; e portandosi le navi della mia armata dal mio custodito Dominio verso qualche parte che non appartenga alli Venetiani per far guerra, habbi in tal caso 1’ armata di Venetia a rimaner quieta nelli termini dell’ amicitia, senza far alcun moto o dar aiuto ad alcuno, nè sia caggione che si inferisca danno alla mia Imperiai Armata, nè meno habbia da ricever tra di loro 1’ armate di quelli, che s’ attrovano in inimicitia con me, ne pure somministrargli aiuto o provvigione ; e se alcuno della loro armata contrariasse a questo mio comando, sia in questo luogo dalli Signori di Venetia severamente castigato, a ciò serva d’essempio agli altri. Et incontrando anco li bastimenti, galere, et altri vascelli de paesi alieni, non habbino li Signori di Venetia a dar loro ricovero nelle loro isole, fortezze e porti, ma se sarà possibile di prenderli, habbiano da prendergli, e senza intervallo di tempo ca-stigai-li. E nell’ istesse forma s’ habbia da esseguire dal canto mio, non dando ricovero alli vascelli, galere e bastimenti delli corsari di paesi alieni nelli miei porti e fortezze, e se sarà possibile di prendergli, gli habbino da prendere, e senza intervallo di tempo castigare. Che il segno Imperiale contenente il proposito delli Corsari, concesso nel tempo del magnanimo mio zio Sultan Murad Kan, e rinovato anco nel tempo del sopra nominato magnanimo mio padre, presentato che sarà, s’ habbi a rinovare. Cap. xx. Che capitando qualche d’ uno da Venetia nel mio custodito dominio tratasse con alcuno negotio di compreda e di vendita, e prima dell’intiero pagamento usasse fraude, e se ne fuggisse, andandosi poi a ricercarlo con mio Imperiai Comandamento se si ritrovasse quel tale, si faccia restituir la roba al padrone. E se alcuno del mio custodito dominio si portasse e con qualche Ve-netiano trattasse negotio di compreda e vendita, e prima del pagamento se ne fugisse, e venisse via, s’ habbi quello, che sarà provato di sua raggione, a restituire. E se alcuno del mio custodito