195 ne’ dì solenni, perfino durante le sacre funzioni (1) : in somma mentre una parte si dava al piacere e all’ inerzia ed un’ altra s’ incamminava sempre più a restringere in pochi il potere, sfogavasi una terza nella critica, nel biasimo, e altri fatti si aggiunsero a vieppiù fornirne 1’ occasione. Era avvenuto il 6 marzo 1774 che il nobile Pietro Semitecoln della Quarantia, passeggiando sulle Fondamente nuove, ebbe veduto un povero girovago venditor di libri insultato e maltrattato da un violento, che poi si seppe essere certo Milani beccaio, ond’ egli prendendone per compassione le difese, fece alcune rimostranze al beccaio dicendogli lasciasse stare quel poveretto che nulla gli avea fatto. Ma a queste parole 1’ altro ancor più inferocito, si volse al Semitecolo, gli misurò tal colpo sulla faccia, che gliene uscì in copia il sangue e con pericolo anche dell’ occhio sinistro. Accorsa intanto gente, il nobile fu trasportato in una casa vicina, e il beccaio si salvò colla fuga. Si recò tosto il Semitecolo ancor grondante di sangue in cerca dei capi del Consiglio dei Dieci, e benché tutti gli mostrassero il più vivo interessamento, uno di essi, Pietro Barbarigo, gli disse che per la forma legale bisognava presentare un memoriale adducendo i particolari del fatto, offrire testimonii ecc., nè di ciò potrebbe il Consiglio occuparsi il domani in cui avendosi a ricevere il nunzio apostolico non sarebbevi stata riduzione. Chiese allora il Semitecolo che intanto si desse ordine al missier grande di eseguire 1’ arrestamento del reo, e a ciò eragli risposto che non potevasi commettere l’arresto di persona ancora sconosciuta, della quale egli non sapeva indicare nè il nome nè la condizione. Intanto voci- ti) Nicolò Balbi, Lettere.