Capitolo Quarto. Corruzione dei costumi, specialmente in Trancia. — Stato di Europa e nuove idee che vi si diffondono. — Deperimento degli antichi ordini anche in Venezia. — Intrighi donneschi e piccole gare, causa di rivolta contro il potere degl’inquisitori. — Arresto del Senatore Angelo Querini. — La eleziçne del nuovo Consiglio de’ Dieci non riesce. — Nomina di Correttori alle leggi. — Loro prima conferenza e studii sull’argomento. — Discorso di Pier Antonio Malipiero del partito dell’opposizione rinfrancato poi anche da Alvise Zeno. — Il partito conservatore sostenuto da Lorenzo Alessandro Marcello. — Nuovi studii e consultazioni. — Ricerche di Marco Poscarini, uno dei conservatri, negli Archivii secreti. — Proposizioni dei Correttori. — Non possono accordarsi sull’argomento del Consiglio dei Dieci e degl’inquisitori. — Parole dell’ambasciatore di Francia sgradite. — Una dama si reca sconosciuta di notte dal secretario Franceschi. — La correzione portata dinnanzi al Maggior Consiglio e discorsi. — Trionfo dei ^ conservatori e conferenza dei Dieci e degl’inquisitori. — Gioia del popolo. — Guerra dei sette anni in Germania e pace di Hubertsburgo. Il mal governo dei principi, gli scandali delle corti, 1’ arroganza de’ grandi, la depravazione dell’ alto clero, la pessima amministrazione della giustizia, la gravezza delle imposte, i profondi patimenti del popolo aveano fin dal principio del secolo XVIII aperto da per tutto vasto campo alle considerazioni dei filosofi, ma in pari tempo alle satire, alle poesie, ai romanzi, alle commedie, agli scritti che andando a seconda della corrotta società ogni principio morale e religioso distruggevano (1). Tutto concorreva a corrompere ed ammollire il corpo e lo spirito ; le sale di conversazione, i teatri, i caffè, spe- (1) Qu’est ce en eifet que le XVIII siècle pour la France ! Le vivace et puissant mouvement des esprits cache ici les débilités de la politique. A la surface apparait l’irrésistible travail de toutes les idées philosophiques. Au fond les institutions s’énervent par les vices et par les abus; les pouvoirs en viennent aux mains dans de petites luttes ou ils se discréditent les uns les autres en attendant de disparaître dans le même abime. Le libertinage règne en souverain, la mollesse et l’imprevoyance sont partout dans le gouvernement. Bevve des deux mondes 1 sept. 1S59. Charles de Mazade.