72 1’ occhio per fortificare questa scala : eh’;; essa sia scala di transito e scala di deposito. « Un’ attenzione però sarà necessaria, che non si faccia mai nelle cose di commercio provisione che non sia assoluta, nò si dica o si mostri di voler fare esperimento se giovi o no una deliberazione che si facesse, perchè oltre di far apparire di non aver saputo ben esaminarla, se ella convenga o no agli oggetti pei quali se la fa, si tiene in forse li mercanti se abbia essa a continuare, cosa che li rende freddi e non mai bene determinati a piantarsi coi loro capitali, dove per altro si fisserebbero se fossero stati certi della continuazione degl’indulti. — Li principi meno informati del vero ben suo, tengono più conto assai dei daci che loro derivano dal commercio che non del commercio stesso che gli porta, ed in questa maniera perdono e il commercio e li daci, perchè li patroni del commercio sono i mercanti, non sono li principi, e quel principe che non si cura di andar dietro al mercante non avanza mai terreno, anzi lo perde sempre maggiormente quanto più vuol essere principe sopra merci che non sono di semplice e nudo traffico. Il sovrano dev’ esserlo in tutte le cose pertinenti al suo Stato ; negli affari di commercio non dev’ essere più che protettore e difensore di quello, e non se lo difende coll’ aggravarlo ; se 1’ opprime. » « Noi andiamo tutt’ i giorni levando quando porzione di dacio ad un capo, quando il tutto ad un altro, ed intanto che noi lentamente camminiamo (che pur camminiamo qualche poca cosa sempre) li mercanti si piantano nei porti» vicini, e piantati che vi siano essi bene una volta, non valeranno per distaccameli allora quante franchigie sapessimo mai accordare alle merci loro, perchè 1’ uomo sa ben morire anco dove non nasce, ma non sa fin che