283 in gran parte è fondato dalli capitali di molte famiglie, che dall’ interesse annuo de’ medesimi ritraggono la loro entrata e sostegno. Ogni improvviso e violento cangiamento nel trono metterebbe a pericolo di perdere tutte quelle molte famiglie ; almeno quest’ era il timore, e questa l’infausta conseguenza che si reformidava quando nel 1745 il Pretendente discese in Iscozia. Quindi dal sistema economico, qual egli è, la famiglia regnante è difesa sul trono per 1’ interesse particolare di molti della nazione. Per li grandi guadagni che si fanno col giuoco sulle azioni si ricusa ogni altro metodo di contribuire denaro al governo, ed il gran numero di ricchi mercanti e degli uomini danarosi dall’ inclinazione e consiglio de’ quali derivano i progetti, che fa il governo, antepongono 1’ avarizia, il desiderio e speranza di guadagnare nel piano delle sottoscrizioni, ad ogni altro sentimento. Laonde gustato sino ad ora il metodo delle prestanze, che accresce il debito nazionale, ogni altro metodo non troverebbe contribuenti. Ma più ancora : le tasse perpetuate dal Parlamento, ed altresì le temporarie, le quali da molti anni in qua si sostengono dalla nazione senza detrimento dell’ industria e del commercio, in supposizione che si e-stinguesse il debito nazionale, non si potrebbero in un tratto, nè successivamente togliere senza illanguidire pericolosamente l’industria ed il traffico : continuando le medesime senza essere ipotecate ad alcuna obbligazione non si dovrebbero lasciare a disposizione del sovrano, perchè proprietà della nazione, o perchè potrebbe egli abusare a gran pregiudizio della costituzione ; restando non disposte dal sovrano, e nondimeno raccolte, sarebbero in continuo pericolo di essere dissipate, e contro la costituzione del regno s’ aggraverebbero i sudditi senza necessità. Questi motivi di continuare il presente sistema Voi,. Vili. 30