245 nostra piazza, il numero, le forze dei nostri mercanti, la mancanza, i fallimenti continui, lo indicano. L’ eccessivo incarimento dei viveri fa che le mani poste in opera per lo manifatture s’ abbiano a far pagare eccessivamente. Di qua ne nasce costare a caro prezzo le nazionali manifatture. Se negli esteri paesi si mandano, 1’ estero che trova le sue a più buon prezzo non le vuole ; se si crede di esitarle nel proprio paese, chi vorrà mai rinunziar al vantaggio che trova nel comperare gli esteri lavori per provvedersi delle nostre manifatture più care ? Di qui viene che restano oziose e senza lavoro le mani del nostro popolo. Tutto è senza regola. Tutto è disordine. Alle famiglie, quegli averi, che i vostri progenitori facevano bastare per mantenersi e per prestarsi in servigio della patria, adesso colla più rigorosa economia non bastano per vivere. « Da queste cause come non ha da derivare alienazione da’ matrimouii, estinzione delle famiglie, restrizione dei corpi aristocratici ? Le più cospicue, le più antiche, le primarie dignità della Repubblica essendo ricusate giacciono nel più triste avvilimento. Il popolo che impiegando una volta la sua vita, i suoi danari nel lavoro, nel travaglio delle arti, dei mestieri, ed in questo trovando una faticosa ma certa sussistenza, la sera nel ritorno a casa godeva del ritratto de’ suoi sudori, coi teneri pegni dell’ innocente suo amore ; ora per 1’ estere introduzioni prodotte dagli eccessivi nostri prezzi, si vede nella vostra stessa Dominante lacero, .smunto, moderar la rabbiosa sua fame col più vile insalubre prodotto, schifoso rigetto delle campagne, le zucche (1) ; 1’ altra parte che neppur ha la vii moneta da farne acquisto, va per le strade questuando, I (1) Il popolo le mangia anzi ancora spesso come leccornie.