anno 1492. 149 Per antica usanza estraevansi dal corpo della quarantia criminale dodici cittadini, i quali tre per volta assumendo per due mesi veste distinta di colore ceruleo, tra tutti dodici nel giro di otto mesi, nei quali quel consiglio aveva 1* incumbenza di presiedere alle deliberazioni criminali, si univano nel Collegio, e formavano coi sei consiglieri ducali l’intiero corpo della Signoria, ed avevano anch’ eglino facoltà di proporre Parie nel senato e nel Consiglio maggiore. Perciò erano detti i capi della quarantia. Avvenne, che in questo medesimo anno 1492, Gabriele Bono, che era stato scelto a tale uffizio, istigato da Francesco Falier, ponesse Parte, per cui voleva, che a ciascun nobile di scarse fortune fosse corrisposta annualmente dalla pubblica cassa una libbra d’ oro, acciocché potesse con miglior agio sostenere ed alimentare la propria famiglia, e che incominciasse a goderne il beneficio quando avesse toccato 1’ età di quarant’ anni; chi fosse giunto ai venticinque ne percepisse una metà solamente. Appoggiava la sua proposizione con apparenza di onestà e di decoro pubblico, dimostrando, non essere cosa conveniente alla dignità della repubblica, che un grande numero di cittadini, figliuoli della medesima patria, vivessero nella mendicità, impotenti a nutrire la loro prole e ad educarla nelle buone arti ; poter d’ altronde riuscire alla patria stessa cosa disonorevole e dannosa, che siffatti figli di lei fossero forse indotti dalla necessità a procurarsi 1’ alimento per sé e pei figliuoli aggravando i sudditi, od inonestamente amministrando le affidate magistrature. A questa proposizione del Bono applaudivano tutti quelli, che per le domestiche strettezze, o per avere dissipato nei vizi le proprie sostanze, erano ridotti a povera condizione; ma per l’opposto i cittadini più assennati consideravano di quanto mal esempio avrebbe potuto riuscire cote-'ta novità, ed a quante mormorazioni avrebbe dovuto andare soggetta una deliberazione, per cui le ricchezze dell’ erario pubblico, formate dalle contribuzioni dei sudditi, all’unico scopo di mantenere il principato e gli stati, venissero