478 UBRO XXViri, CAPO XLIV. bresciano con un corpo di ottomila uomini. L’Avogadro ritornò in Brescia, informò di quanto aveva fatto i principali suoi concittadini, si accertò della loro secretezza e li trovò tutti pronti a secondare il suo zelo. In conseguenza di tuttociò, Andrea Gritti comparve sotto Brescia tosto che il duca di Nemours era partito per soccorrere Bologna : diede 1’ assalto alla città, e mentre il comandante della guarnigione francese ne sosteneva la difesa, i cittadini aprirono le ferrate di alcuni condotti delle fogne e di là fecero entrare i veneziani, i quali, giunti sulla piazza, proruppero nel grido nazionale: Viva san Marco ! A loro si unì subito l’Avogadro alla testa di numerosa moltitudine di bresciani armati, e si scagliò addosso alle truppe. Queste, scorgendosi nel pericolo di essere oppresse, si fecero largo colla spada alla mano e si rifugiarono nel castello. Subito il Gritti le strinse di assedio, che fu da quelle vigorosamente sostenuto. Ciò avvenne il dì 4 febbraro. Tutte queste cose accadevano nel mentre che Gastone di Foix stava occupato nell’ iiflpresa di Bologna. Ne ricevette l’avviso poco appresso la liberazione di quella città. Risolse quindi di porsi in marcia sull’ istante e di correre a liberare anche questa. Ma il viaggio era alquanto lungo e molte n’ erano le difficoltà. Intanto il senato, che aveva già preveduto il ritorno di lui, aveva dato ordine a Paolo Baglione di avvicinarsi a Brescia con quattromila fanti e quattrocento uomini d’ arme. Intanto le truppe veneziane, che assediavano la guarnigione chiusa nel castello, ne percuotevano le mura a furia di cannone, sicché in breve vi fu aperta una breccia. Intanto altre squadre staccate ricuperavano Bergamo , Pontevico, Orzinovi ed altre terre. Cremona e Crema aspettavano anch’ esse, che si avvicinassero truppe veneziane, per fare altrettanto. Ma la somma sollecitudine del duca di Nemours rese vani tutti questi vantaggi. Egli passò il Po ; attraversò il territorio di Mantova ; e con una marcia sforzata si diresse alla volta di Valeggio.