328 LIBRO XXVIII, CAPO VII. Uomini Cavalli Fanti pezzi di d’arme leggeri artiglieria LuigidaPorto(1). 2,300 . . 10,000 . . 40,000 . . . 60 Il Bembo .... 6,000 . . 4,000 . . 33,000 11 Mocenigo . . . 5,000 . . 4,000 . . 50,000 II Guicciardini . 2,000 . . 5,000 . . 30,000 copia grandis- II Giustiniani...... 10,000 ..........50,000 sima. Dalle indagini per altro, che io feci e nel Sanudo, secretario allora del senato, e dall’ esame di autentici documenti, ho potuto rilevare, che, non computati alcuni rinforzi lasciali a presidio delle fortezze, i veneziani condussero sul campo da cinque a sei mila cavalli, e circa trenta mila fanti ; esercito poderosissimo per quei tempi. La fanteria dei veneziani è chiamala dal Guicciardini fiore della milizia italiana; la cavalleria leggiera era riputalissima; gli stradioti erano i più audaci scorridori che fossero mai. * Rotti » da un lato, dice il da Porlo (2), assalgono tantosto come demo-» nii dall’ altro con maggior rumore di prima, e nuotando fiumi » larghissimi e profondi e strade quasi agli slessi paesani inco-» gnite, vanno con incredibile silenzio sino nelle viscere del ne-» mico per guadagno piuttosto che per gloria, » Ed in altro luogo, parlando di quelli, che stavano accampati a difesa di Padova contro l’imperatore Massimiliano, scrive così (3): « Non contenti di » scorrere con i loro cavalli dal Levante sino a Bassano o a Vi-» cenza o a Legnago, d’onde poter poi la sera tornare ai loro al-» loggiamenti, spesse fiate si lasciano addietro tanto esercito e (i) Scrisse il da Porto varie lettere isto- era, vi raccolse molte particolarità del gior- riche, le quali furono pubblicate partico- uo, le quali indarno si cercherebbero pres- larmente per cura del valoroso nostro let- so gli altri storici, terato Bartolomeo Gamba. Sono esse inte- (2) LeLt. VIJI. rcssantissime per la storia di questa guerra; (3) Lett. XIX. perchè, scrittore contemporaneo com’ egli