ANNO 1484. 107 » Che sia restituito Figheruolo, Castel nuovo, Breganlino, * Melara ed Argenta, e che rimanga alla illustrissima Signoria di * Venezia il Polesine di Rovigo, cioè, la Radia, Lendinara, Rovigo, » le Torri del doge e Venezia con tutto il suo territorio, ragioni, » abenzie e pertinenze, come si ritrovava avere il dominio, salve » tuttavia le possessioni dei cittadini ferraresi. » Che siano restituite al marchese predetto Adria, Corbole, le » Papozze con la torre di san Donato e Castelguglielmo, non es-» sendo della giurisdizione del Polesine. » Che rimanga alla predetta illustrissima Signoria la posses-» sione di Pontecchio, che era del signor Marchese e la Canda » con la Fratta, ed ivi siano li confini, e che il marchese preno-» minato debba osservare e mantenere per sè e per li suoi suc-» cessori nel dominio di Ferrara li capitoli vecchi e le giurisdizioni » veneziane anche in Ferrara, e che siano più obbligati, siccome » nelle precedenti convenzioni si legge. » Che in termine di dodici giorni 1’ illustrissimo duca di Mila-» no debba avere restituito alla illustrissima Signoria suddetta Ro-» mano, Quinzano, Vignano, e Colorgno con gli altri luoghi e » castella prese nel Bresciano e Bergamasco e così il signor mar-» chese di Mantova debba avere restituito Asola, e siano confermati » li capitoli vecchi dell’amicizia con l’illustrissimo duca di Milano. • Chela illustrissima Signoria debba rovinare il bastion di * Lago oscuro fabbricato in questa guerra e ridurlo, come era » prima senza ponte, e che il marchese di Ferrara ancora egli » debba rovinare tutte le fortezze, mura e bastioni fatti da lui in » questa guerra, e ridurle come erano avanti secondo li capitoli. » Che la illustrissima Signoria nostra restituisca all’ illustris-» simo duca di Milano, Calze e Piminengo e la Torre Tristana, » con gli altri luoghi presi, e siano li confini dove erano avanti la » guerra e che la illustrissima Signoria restituisca ancora al mar-» chese di Mantova il bastione di san Michele sopra il fiume del » Tartaro.