ANNO 1510. 433 decisivi della sorle di lei ; che perciò era d’ uopo opporre ai poderosi nemici un proporzionato competitore : in somma, che un mediocre pilota può bastare al governo di una nave in tempo di calma, ma che in tempo di burrasca e necessario un pilota, il quale abbia maneggiato per lunghi anni il timone; e la burrasca, da cui non per anco la repubblica era stata sommersa, continuava tuttora. Le ragioni addotte dal Gritti furono valutale sapientemente, ed il comando della cavalleria fu affidato al genovese Giovanni Fregoso, mediocre e forse men che mediocre militare : alla suprema direzione poi delle cose e dell’ esercito fu promosso Lodovico Malvezzi, il quale aveva dato prove del suo valore nella difesa di Padova. Contemporaneamente la repubblica, riconciliata col papa, ottenne licenza da lui di assoldare al suo servizio capitani degli stati della Chiesa : i quali furono Gian-Paolo Baglione in principalità, e Gian-Luigi e Giovanni Vitelli, e Renzo da Ceri, che si recò a Venezia ad esibirsi al senato colla sua compagnia di cento cavalli, e fuvvi accettato. CAPO XXVI. Maneggi del papa a sciogliere dalla lega Ì imperatore, per unirlo ai veneziani: opposizioni del re di Francia. Giulio II continuava intanto nella sua risoluzione di volere scacciare dall’ Italia i francesi. Perciò adopcrossi ad indurre gli svizzeri ad accettare da lui una pensione annua di mille fiorini del Reno, per contraccambiarla con intraprendere la difesa dello stato della Chiesa. E vi riusci facilmente, perchè li seppe cogliere nel punto, in cui erano essi disgustati col re Luigi XII, il quale aveva loro negato un accrescimento chiestogli delle pensioni. Si accinse in pari tempo il pontefice a sollecitare l’imperatore Massimiliano a distaccarsi dall’ alleanza col re ed a voler entrare in lega piuttosto coi veneziani, facendogli conoscere con tutta facilità quanto vol. vii. 55