kùk LIBRO XXVIII, CAPO XXVI. fosse pericolosa all’impero tanta grandezza dei francesi in Italia. E per sollecitarlo più efficacemente a questa nuova alleanza, v’impegnò l’influenza e il potere dei principi della Germania, i quali, radunali allora appunto dall’ imperatore, si trovavano alla dieia nella città di Augusta: ed avevali radunati per consultare sul modo di ricavare sussidii per continuare la guerra d’ Italia. Ivi pertanto spedi il papa Giulio lì un suo nunzio, acciocché persuadesse i principi della dieia a costringere 1’ imperatore a far pace coi veneziani. Appena il re Luigi XII ebbe notizia di questi maneggi del papa ; contro cui era già abbastanza irritato per 1’ assoluzione concessa ai veneziani, e, più che per 1’ assoluzione, per 1’ alleanza stretta con essi ; mandò in Augusta un suo consigliere di stato, Luigi Eliano da Vercelli, uomo di somma riputazione non meno per la sua eloquenza e dottrina, che per la sua esperienza e destrezza negli affari politici. Introdotto 1’ Eliano nell’ assemblea, vi pronunziò contro i veneziani un discorso così veemente, che distolse i principi dalle persuasioni, a cui piegavano, del nunzio papale, e gli animò a rimanere costanti nella lega col re di Francia ed a somministrare a Massimiliano i chiesti soccorsi per continuarne la guerra (1). Rimprovera in questo discorso 1’ Eliano ai veneziani alcuni gravi servigi da loro preslati agl’infedeli, quasiché per essi avessero cooperato, benché indirettamente, alla conquista della Terra santa e di Costantinopoli. Al che vuol egli dimostrarli cooperatori, dicendoli aver frapposto ostacolo alla guerra, che i quattro grandi principi confederati volevano muovere ai turchi per la liberazione dei luoghi santi. Osserva, che se i principi del-1’ Europa non mettono a loro un freno, eglino ingrandiranno sino a diventare padroni non solo di tutta l’Italia, ma eziandio di tutto 1’ impero di occidente. E poiché tali egli suppone le intenzioni e le mire di quelle maliziose volpi, di que’ superbi leoni, perciò, dice, (i) Fu stampato questo discorso in più governo di Venezia deli Amclot, È tropp0 luoghi; massime in seguilo alla Storia del lungo perchè ione dia qui il testo.