anno 1512. 477 Navarra : ma queste non giunsero che dopo la partenza degli svizzeri. Pietro Navarra al suo arrivo riconquistò al papa molte piazze contro il duca di Ferrara, prese d’assalto il forte di Governolo e ne fece passare a fil di spada la guarnigione. Ma non ne rimase lungamente padrone ; perciocché il duca di Ferrara, sei settimane dopo gli e lo ritolse e trattò in simil modo la guarnigione spa-gnuola, che il Navarra vi aveva lasciata a presidio. Congiunte insieme le truppe spagnuole con quelle del papa, marciarono verso Bologna nel gennaro del seguente anno 1512, col progetto di assediarla e ricuperarla. E già l’impresa procedeva prosperamente, perchè dal fuoco del loro cannone e dall’impeto delle loro mine era già stata ben presto abbattuta una buona parte del terrapieno, sicché gli assediatori disponevansi già a darle l’assalto. Ma dovettero a un tratto levare quell’ assedio ed andarsene, perchè Gastone entrò in Bologna con undicimila fanti e mille trecento Iancie, e ne assicurò la difesa. Nell’ indomani perciò gli alleati trasferirono il loro campo ad Imola. • CAPO XL1V. / veneziani riacquistano Brescia e nuovamente la perdono. Da questa diversione dell’ esercito francese non tardarono a trarre vantaggio i capitani dell’ esercito veneziano. Avevano essi corrispondenze in Brescia, i cui cittadini erano disgustali assai del dominio straniero. Giammaria Martinengo, uno dei primarii bresciani, aveva ordito una trama per dare la città in mano ai veneziani : ma i francesi se n’ erano accorti, ed avevano fatto tagliare la testa a lui e ne avevano esilialo tulli i complici. Simile tentativo fece dipoi a favore dei veneziani Lodovico Avogadro. Egli venne a Venezia, espose al senato il piano del suo disegno, offerì all’ uopo tutti i suoi dipendenti ed amici. Fu aggradito il progetto, ed il provveditore Andrea Gritti ebbe ordine di portarsi sul territorio