Merito di guerra 291 cara e fra il parere del generalissimo di terra e quello del comandante di mare prevalse un ordine emanato da un gabinetto del Ministero. Lo scontento di Cagni era sacrosanto; tanto è vero che il generale Salsa inviato proprio in quei giorni dall’Italia per controllare l’opera del comando e sollecitare iniziative, riferiva a Roma: «Qui ho trovato tutti impressionati e preoccupati in modo incredibile; parlo delle sfere alte, perché invece le truppe, almeno finché sono nei trinceramenti, sono veramente magnifiche per l’indifferenza con la quale sfidano i pericoli». Solo l*i 1 novembre, dopo quaranta giorni di guerra e di faticoso lavoro ininterrotto, i marinai ebbero un riposo di dodici ore per il genetliaco del Re. Cagni andò a bordo della nave-ospedale “Menfi” per ossequiare la Duchessa d’Aosta venuta come dama della Croce Rossa. Tre giorni dopo Pollio ordinò l’occupazione di tutta l’oasi, persuaso della necessità di uscire dal lungo indugio. Alla vigilia di questa offensiva Cagni fu ancora invitato ad assistere ad un consiglio di generali, ma non ne rimase entusiasta se cosi descrisse la scena: «Il generale Frugoni presiedeva col Generalissimo alla sua destra, il quale approvava col capo come si trattasse delle disposizioni per la battaglia di Waterloo». «Quando Frugoni ha finito di parlare e mi guarda come per chiedermi se ho ben compreso ed ammiro l’arditissima mossa, mi permetto di dire: “ Parmi, Eccellenza, che tutta la difficoltà potrà consistere nella prima mossa; vinta la prima resistenza, gli Arabi non si fermeranno certo ed avremo il terreno sgombro cosi da esserci facilmente possibile giungere fino agli stagni di Mellaha sbarazzando completamente e per sempre l’oasi dal nemico”. Al primo momento tutti dissero: “Sicuro, sicuro, quando siamo incamminati chi ci ferma?”. Ma il Generalissimo aggiunse: “ Però bisognerà ritornare indietro prima di sera e prendere la linea Hamidiè-Henni-Forte Messri”. “Ma perché? — risposi. — La Marina garantisce la difesa degli stagni di Mellaha, e la garantisce nel modo più sicuro di giorno e di notte. Le Fornaci e Forte Messri costituiscono una linea di difesa per artiglieria insuperabile; gli stessi uomini che difendono