448 Console del mare nave da guerra. Nelle soste del suo lavoro si interessò al volo del “Norge” sul Polo, considerando le risorse tecniche di cui Amundsen e Nobile poterono servirsi — dalla macchina volante alla radio — del tutto ignote al tempo della spedizione del Duca, o meglio fantasticate soltanto nei racconti del Verne. Al ritorno di Nobile in Italia, il 12 ottobre, per la giornata colombiana furono festeggiati a Genova i moderni pionieri dell’ardimento italiano: De Pinedo, Fer-rarin e Nobile ai quali fu concessa la cittadinanza onoraria, cosi come al Duca degli Abruzzi. E Cagni fu con loro. Poi, in una parentesi invernale, andò al Cairo come rappresentante dell’Italia al Congresso internazionale di navigazione. Alla fine del 1927 Gabriele d’Annunzio gli scrisse una lettera nostalgica che fu l’ultimo saluto scambiato fra i due coetanei a distanza di quarantacinque anni dal loro primo incontro: « Mio caro Umberto, da troppo tempo siamo separati; e, or è qualche settimana, quando il mio spirito soffiava sopra Genova attenta, pensai di calarmi nelle tue acque con il mio “Alcyone” e di venire a riabbracciarti. Ma dapertutto era foschia. Ti porta questo saluto uno dei più prodi e generosi compagni d’arme: Pietro Besozzi. (Egli è tra quelli che, avendo tre medaglie d’argento ed oltre, saranno, pe’ miei buoni uffici di giudice giusto, agguagliati alle “ medaglie d’oro ”. E su questo punto mi piacerebbe avere il tuo giudizio.) Ti prego di accogliere Piero Besozzi come “dimidium animae meae”; e di ascoltarlo in quello che sarà per dirti. Caro Umberto, non dimentico e non mai dimenticherò le alte ore da me passate al tuo fianco. Ti abbraccio ». Nessuno dei grandi amici dimenticava l’ammiraglio: all’inizio del 1928 il Duca degli Abruzzi gli riferì intorno ai suoi lavori nell’azienda somala col compiacimento del pioniere che vede fruttare la sua fatica: « Siamo qui in pieno lavoro dello zuccherificio. Duemila sacchi — cioè quintali — giungeranno col “Grispi”, ed è il primo zucchero somalo e delle colonie. A fine campagna invernale avremo un cinquemila o seimila quintali. Poi faremo in luglio la campagna estiva. Si preparano grandi feste per il Principe di Piemonte. Rivista, inaugurazione cattedrale, monumento ai Caduti, ed il 2 marzo da noi, alla SAIS per lo zuccherificio. Poi