anno 1483. 89 » noslrae hortationis, requisitionis, raonitionis, praecepti, mandati, » assignalionis, promulgationis, aggravationis, subjectionis, ligatio-» nis, constitutionis, privatioois, inhabilitatiouis, absolulionis, libera-» tionis, prolationis, concessionis, ademptionis, inhibitionis, expresse » habilionis, declarationis, malediclionis, excommunicationis, ana-» thematizationis, interdicti, innodationis, voluntatis, et decreti in-» fringere etc. Si quis autem eie, — Datum Rornae apud sanctum » Pelrum, anno Incarnationis Dominicae M. CCCC. LXXXIII. de- * cimo kalendas Junii, ponlificatus nostri anno duodecimo. — I» D. Galletus. — Collal. B. de Spello. » CAPO XXIV. I veneziani appellano da questa bolla al futuro Concilio. La bolla, recala di sopra, fu pubblicata in Ferrara dal frale Cesario teologo dell’ ordine dei servi, il dì 1 giugno, per ordine del cardinale Gonzaga, sopra un pulpito nel mezzo della piazza, nel mentre che sulla porta del duomo celebrò la messa Tito Novello, vescovo di Adria. Ricevutane la notizia in Venezia, il Consiglio de’ X comandò al patriarca Maffeo Gerardo, che, provenendogli da Roma qual si fosse breve o bolla o lettera apostolica, dovesse portarla immediatamente, senz’ aprirla, ai capi di esso Consiglio. Fece inoltre custodire diligentemente tulli i passi, per arrestare gli emissarii della corte di Roma, i- quali avessero tentato di penetrare perciò nello stalo nostro. Incaricò tutti i pievani della città, i signori di notte, i capi deJ sestieri, d’invigilare perchè nessuna caria fosse affissa alle porte delle chiese od altrove. Ma ad onla di tutte queste precauzioni, la bolla giunse al patriarca per la via di Mantova. Egli, fedele al suo governo ed obbediente agli ordini di esso, ne portò al Consiglio dei X il dispaccio chiuso ancora e suggellato. Letto che n’ebbero il contenuto, i Dieci pubblicarono tosto un decreto, con cui comandavano -a lutti gli ecclesiastici, si regolari vol. vii. 12