>74 Conquiste all'ignoto alla latitudine di Capo Fligely; senza la deriva che continuava per il persistente vento da levante, avrebbe ormai raggiunta la baia di Teplitz. Invece ne era lontana e senza neppure la risorsa di poter cacciare un orso o una foca. L’8 giugno gli sperduti toccarono il fondo della loro tacita disperazione mentre Cagni doveva curare il povero Fenoillet ridotto quasi cieco per una gonfiezza agli occhi. Mangiarono per la prima volta carne di cane cotta in una scatola di metallo che si dissaldava sul fuoco; il vero fornello era consunto da tempo. Tutto si disgregava attorno a quegli uomini in pena: in quello sfacelo il pack iniziò cosi strani movimenti rotatori che per seguire una direzione costante accadde agli uomini di ripassare nello stesso giorno sopra la medesima pista da poco percorsa in senso contrario. La natura si accaniva fino all’assurdo contro i quattro debilitati dalla fame e dalla stanchezza. Cagni rifletteva sulla sua responsabilità di capo, talvolta nello stato di rassegnazione di chi non spera più scampo e si preoccupa soltanto di finir bene. In quei momenti lo torturava l’insopportabile dubbio che con lui ed i compagni suoi andasse disperso anche l’annuncio della conseguita vittoria. Tanto sacrificio sarebbe stato vano? La storia ne avrebbe ignorato il risultato? Sperava allora che qualcuno avrebbe almeno ritrovato addosso al suo cadavere i neri, bisunti taccuini del diario col racconto di tutte le vicende della spedizione. « Non ho chiuso occhio e, ficcato nel sacco, sono stato tormentato per lunghe ore da un senso di angoscia intollerabile. Poi il pensiero della sposa, di mia madre, del mio dovere ha preso il sopravvento sul grande abbattimento che mi aveva invaso ed ho potuto riflettere freddamente sulla nostra posizione quasi disperata ». Decise di rinunciare alla inutile lotta contro la deriva e di puntare verso mezzogiorno sulle isole Harmsworth o Alberto Edoardo, le sole terreferme raggiungibili, per quanto molto lontane dalla baia di Teplitz dove il Duca ed i compagni avrebbero dovuto attendere chi sa quanto. Erano proprio sul punto di dirigersi al sud, il 9 giugno, quando Pedgax prima e Cagni poi, dall’alto di un ghiac-