A.IHNO vlíi83. 67 pene, di unirsi in alleanza con lei, malgrado ancora i vigenti trattati, i quali si riputerebbero nulli e come non fatti giammai ; comandato a tutti i sovrani di perseguitare e far perseguitare nei proprii stali i veneziani, che vi si fossero trovati per occasione di traffico, e di sequestrarne i beni e le mercatanzie. Questo compendiosamente è il contenuto della famosa bolla di Sisto IV. * CAPO XXIII. Testo intiero della bolla di scomunica ed interdetto contro la repubblica nostra. Ma poiché non avvenga mai, che taluno con farisaica censura, possa accusarmi o di esagerazione o di mala fede nel compendiare, che io feci, le lunghe pagine della bolla pontificia, piacemi recarne qui il testo intiero, tal quale fu pubblicato in Roma, nell'anno 1606, coi tipi della stamperia Vaticana (1): in esso potrà conoscer ognuno tutto il di più, che io nel compendiarla ho tralasciato. (i) 11 buon Darù, quasi potesse arricchire la sua storia con una gemma preziosa, ci dà notizia (pag. i3 delVediz. ital. di Capolago, tom. IV.) che il testo di questa bolla si può vedere « in una rac-' colla di pezzi storici nella biblioteca del re N. 721.11 Convien dire, ch’egli ignorasse esserne stata fatta in Roma un’edizio-Vne nel 1606. Bensì lo seppe il Frizzi, il i quale nelle sue Memorie per la stor. di I Ferrara (pag. 133 del tom. IV ) ci dice, ! che Io Zambolti, storico ferrarese, u ne I ” porta intieramente la lunga formola, la J n quale si vide stampata poi in Roma l-i nel iGuG, nella slamp. Vaticana.» Io poi farò qui un’ avvertenza circa 1’ indicalo | mno 1606, nel quale fu stampata in Roma cotesta bolla. In quell'anno ardevano le focose discordie Ira la repubblica di Venezia ed il pontefice Paolo V, per l’aliare del memorando interdetto, di cui a suo tempo ; ed in quell’ anno medesimo venivano in luce , per la tipografia Vaticana, le bolle di Clemente V, di Sisto IV e di Giulio lì contro la repubblica, ed i monitorii di ciascheduno di loro contro le appellazioni della repubblica stessa ad un futuro concilio; ed in fine altresì le relative assoluzioni delle inflitte censure. Lascio alla sagacità di chi legge il fare quelle considerazioni, che meglio gli piacerà, circa la pubblicazione di questi documenti, nella circostanza di una nuova scomunica, in quell’anno appunto 160G.