S12 LIBRO XXVUI, CAPO LX1I, CAPO LX1. I veneziani si preparano alla difesa. Questa risoluzione del papa recò sommo dolore al sénato : tultavolta non si smarrì dell’ animo, e pensò a preparare con sollecitudine quelle difese, che alla circostanza esigevansi. Diede ben tosto le necessarie disposizioni per mettere in pronto tutte le sue forze e di terra e di mare; fece numerose leve di soldati nella Romagna; trasse dall’Albania e dalla Dalmazia abbondanti reclute di cavalleria leggera ; armò prontamente le galere, che la repubblica aveva in Venezia ed in Candia, ed ordinò che si unissero nel porto di Zara. Con questa flotta pensava di molestare sulle coste della Puglia il re di Napoli, che s’ era messo in guerra colla repubblica senza esservi stato provocalo e senza ch’ella gli e ne avesse dato il più lieve motivo. Nuove e più mature considerazioni per altro sotten-trarono di poi a fargli sospendere questa spedizione. Ebbe timore d’irritare vieppiù un nemico terribile; non volle abbandonare la speranza di riconciliarsi con lui ; pose mente alle proprie circostanze calamitose, le quali avrebbero potuto con questo passo peggiorare e quindi cagionare alla repubblica più grave crollo. Si ridusse perciò all’ultima e più sicura deliberazione di fortificarsi in Padova ed in Treviso, uniche piazze, di cui Venezia da questo lato fosse rimasta padrona. CAPO LX11. Gli alleati assediano Padova. Rinforzato adunque l’esercito spagnuoloe tedesco per le nuove truppe, chc il papa aveva loro mandate, il viceré di Napoli, insieme