254 LIBRO XXVII, CAPO XXVII. prezzo di esserne liberate. Soprattutto poi si temeva, che i veneziani, amici del re di Francia, avessero voluto o potuto formare con lui qualche trattato altresì, donde fuor di dubbio sarebbe derivato 1’ ultimo danno dell’ Italia, alla cui totale sovranità agognava ansiosamente quel re. Più di ogni altro ne temeva il re di Spagna, Ferdinando V d’ Aragona, novello signore di tutto il regno di Napoli : perciò spedi a Venezia suo ambasciatore Lorenzo Suarez, coll’incarico di fare ogni sforzo per allontanare la repubblica dall’alleanza di Luigi XII. Al quale proposito così scriveva il Via-noli : « Epresse le occulte brame del re francese di scorgere hu-» nidiata la potenza della repubblica e le aperte protettioni, che » perciò porgeva agl’ interessi del Borgia per turbare i suoi con-» fini e il suo riposo. Aggiunse il compiacimento del medesimo re » di vedere il veneto leone travagliato dalla febbre frequente della » guerra del turco. Rimostrò gli ajuti dell’ armala recati alla re-» pubblica da esso più a pompa di apparenza, che ad utile di al-» cun frutto, più havendo recato danno che beneficio. Per 1’ op-» posto maguificò la sincera inclinatione del re delle Spagne, la » prova lunga, che il tempo uon punto fallace riscontro delle in-» tentioni dei principi, già abbondevolmente haveva somministrata » della puntualità e del buon genio spagnuolo, e perciò ricercò, » che si venisse in lega co’ suoi re. » E sarebbe pur stalo conveniente, e direi anche necessario, che la repubblica, molestata in tante guise dall’ usurpatore Borgia, slimolata e supplicata dal bisogno di tanli principi e dall’ imminente pericolo di lulla 1’ Italia, avesse voltalo le spalle al re di Francia, protettore e sostegno di quelle violenze, ed avesse con le armi provveduto alla cessazione di tanli mali. Eppure la costanza del senato, volle piuttosto mantenersi leale verso il re di Francia, a cui aveva giurato alleanza, di quellocliè stringere una nuova lega con la Spagna. Ma in mezzo a tanti maneggi, brighe e raggiri, che ci manifestano lo stato fluttuante dell’ Italia di quel tempo, accadde,