326 libro xxvai, capo ni. » Nicolò Gambiera, » Giovanni Telrico, » il Malacassa, » Pietro Novacovich, ■> Giorgio Lepili, » Giacopo Mamaluco, » Marco da Zara, » Giacopo, Francesco cl Battista Vali, » Todaro Strini, » Giovanni Cocolino. » Poi vennero binanti le genti da piedi generai capitano di » quelle Pietro dal Monte; prima la sua compagnia, poi » Dionigi di Naldo, » Citolo da Perosa, » Latantio da Bergamo, » il conte Mariano, » Peretto Corso, » Giovanni da Colorno, » Bernardin di Parma, » Francesco Ascolano, » Bastian dal Manico, • Serafino Dacai, » Babon di Naldo, et più altri capitani si di fanti come della • cavalleria nella penna gli lascio per non essere a gli » lettori fastidioso. Falla la mostra di tanta el così bella » gente, i proveditori et il conte di Pitigliano fecero » levare quella armata ed andossene ad allogiare a Ri-» valla. » Non erano meno considerevoli le forze dell’ armata francese ; consistevano esse in due mila lancie, sei mila svizzeri, dodici mila tra guasconi ed italiani, con grande numero di guastatori e copia scelta di artiglieria. Ed inoltre vi si trovava moltissima nobiltà e francese e italiana, che per sentimento di onore e per meritarsi