ì)i»6 LIBRO XXVIII, CAPO LXXIV. racconta quel fatto: « Fu ancora di grande ajuto ai francesi disor-» dinati PAlviano, il quale menato seco l’esercito de’veneziani, • spingendo innanzi, sovraggiunse con una banda d’uomini d’arme » sceltissimi, seguitandolo gli altri. » Finalmente il Paruta (1) : « L’Alviano, dice, nel suo primo arrivo assalì alle spalle gli sviz-» zeri, quali combattevano alla fronte degli alloggiamenti e con » grandissimo empito, cacciandosi addosso i nemici ove erano più * spessi, ruppe e dissipò le loro ordinanze ecc. • Tutto il merito adunque di questa vittoria sopra gli svizzeri dev’ essere attribuita al sopraggiungere di Bartolomeo d’Alviano con tutto l’esercito della repubblica. E ve P attribuisce altresì il Sismondi (2), e persino lo scrittore della Storia del cavalier Bajardo, cui lo stesso Darù ha citato colla sua consueta infedeltà. Avvenne questa sconfìtta degli svizzeri, la quale decise della sorte del ducato milanese, sulle pianure di Marignano ; e fu allora, che il viceré di Napoli, il quale non s’era mai mosso dal suo campo, si ritirò nella Romagna, e poscia a Napoli. Le soldatesche papali si accamparono di poi presso a Reggio; perciocché Leone X aveva ormai perduto ogni speranza sul possesso di Piacenza e di Parma. Si affrettò anzi di entrare in negoziali col re, per non perdere anche il resto : i quali negoziali in pochi giorni, riuscirono ad un traltalo di pace, per cui le città di Parma e di Piacenza si dovessero consegnare al re, siccome porzione del ducalo di Milano; il re dovesse assumere la proiezione del nuovo governo fiorentino affidalo alla famiglia de’ Medici ; ed a vicenda il papa ed il re si dovessero assistere nella difesa dei proprii stali. Erano in questo trattato due clausole, che riguardavano i veneziani : la prima, che il papa si obbligava a ritirare le sue truppe da Verona e da Brescia : la seconda, che il re dovesse per l’avvenire pigliarsi da Cervia tulio il sale occorrente pe’ suoi stati, la quale clausola riusciva di sommo danno ai veneziani, che ne facevano, già da più secoli esclusivamente il commercio. (i) Lib. III. (a) Stor. deile repub. ita!., tom. XIV, pag. 3il5.