anno 1500—1505. 241 nel fondaco, che questa nazione aveva in Venezia, e che sino al giorno d’oggi sussiste e ne porta il nome. Circa il quale decreto notò il Tentori (1), eh’esso « ampliò gli antecedenti, emanali sulla » medesima maleria, e singolarmente il decreto 1383, pubblicalo » allora quando avevano i veneziani i soli luoghi di Premolano, di » Trivigi e di Mestre atti al traffico della Germania, poiché es-» sendosi in quello comandato, che i soli cittadini originarli s’in-» tendessero abili a mercanteggiare coi tedeschi nel loro fondaco, • con questo del 1475 si dichiarò, che fossero abili ad esercitare » il medesimo traffico tulli i sudditi veneti, onde non fossero questi » a peggior condizione de’sudditi della terraferma confinanti colla » Germania. » Ma ritornando a dire del traffico marittimo e della navigazione dei veneziani, ne sentirono queste enorme discapito allorché i portoghesi si accinsero a tentare una via, per la quale avere dalle Indie i prodotti, che per 1’ addietro non si potevano avere che dall’Egitto. Eglino infatti, costeggiando le spiagge dell’Africa, e di là passando alle isole del Capo Verde, conosciute dagli antichi sotto il nome di Esperidi, s’inoltrarono a Mezzodì verso il Capo di Buona Speranza, d’onde poscia ripiegando ad Oriente penetrarono nel seno Arabico. Era qui, ove i mercatanti di Alessandria d’ Egitto solevano recarsi a comperare le spezierie e le altre droghe, di cui abbondavano quei paesi, e se le portavano in Alessandria, per venderle ai mercatanti veneziani, che approdavano a questo porto e chele diffondevano quinci ai porti della Francia, dell’ Inghilterra e dì tutta in somma l’Europa. E vero, che la navigazione intrapresa dai portoghesi era assai lunga ed era allora accompagnata altresì da molle e gravi difficoltà; perciocché traltavasi di viaggiare per mari tuttora sconosciuti, sotto altre costellazioni e senza 1’ uso dell’ ago magnetico, per cui conoscere la tramontana : ed era inoltre pericolosa, framezzo a popoli feroci, di linguaggio difficile, (i) Luog. cit., pag. 34G-VOI. VII. 31