LIBRO XXVIII. Dall’interdetto di Giulio II contro i veneziani, ossia, dal principio DELLA LEGA DI CAMBRAI, SINO AL TERMINE DI QUELLA GUERRA. CAPO I. Condizione fiorente della repubblica al momento della lega di Cambrai. Se si volesse entrare in una diligente indagine delle cause, che veramente diedero origine alla famosa lega formata in Cambrai, e che fu sorgente della più aspra guerra, che mai abbia avuto la repubblica di Venezia, non sarebbe cosi facile il venirne a capo : imperciocché fu essa causata da cagioni così rimote e contrarie alle cose che poco appresso seguirono, che la perspicacia delle menti più illuminale non poteva temerne gli effetti. Tro-vavasi la repubblica nostra nel miglior stato della sua sicurezza, quando cotesla lega si unì per abbatterla. E vero, che il dominio veneziano non uguagliava nell’ estensione quello del re Luigi XII di Francia, nè quello del re Ferdinando il cattolico ; nè avevano i veneziani 1’ opportunità di porre in campo numerosissime schiere ed agguerrite, siccome l’imperatore Massimiliano ; tuttavolta lo stato della repubblica era di siffatta importanza da poter essere pareggiato a quello di qualunque altra potenza di Europa. Infatti, oltre alla porzione della Lombardia tra il Mincio e l’Adda, coll’aggiunta di Cremona e della Gera d’Adda, oltre alle costiere della Dalmazia e delle isole adjacenti ad essa, oltre alle città di Rimini o di Faenza, nel centro della Romagna; era ella padrona delle migliori e più opportune terre che sono sull’Adriatico da quel lato d’Italia ; era padrona di Ravenna, di Otranto, di Brindisi, di Trani e di Taranto; era padroua in