\NN0 1482. 27 denaro. Nel di 11, i veneziani presero la torre di san Donalo, e nel di 17 la rocca di Arquata e due bastioni di Pontccchio. Mentre con tanta prosperità i figli del capitano generale venivano conquistando il Polesine di llovigo, il da San Severino stesso tentava di passare il Po a Bonello, al quale scopo incominciò colà un ponte sopra barche piatte. Ma il duca di Urbino, che stava alla Stellata, ne die' sollecito avviso a Ferrara al duca Ercole, il quale mandò subito per la città i trombetti, ossia i banditori, ad invitare i cittadini a seguirlo, sicché in un momento radunò tre mila uomini armali di balestre e schioppi, parte a cavallo e parte a piedi; c con essi velocemente recossi a Ronello, il di 14 luglio, sotto una pioggia dirotta. Giuntovi appena, costrinse dalla riva del fiume gli operai a desistere dal lavoro. Per la qual cosa il da Sanseverino, temendo che le navi, eh’ erano anche cariche di munizioni, non avessero a cadere in mano dei ferraresi, fece tagliare le funi, che le tenevano ferme e le lasciò andare a seconda. Ma i ferraresi, gettatisi nell' acqua, andarono a nuoto ad abbrancare le funi e riuscì loro di trarre a riva undici navi : le scaricarono e le incendiarono. Anche dalla parte di Comacchio i veneziani molestavano vivamente il territorio del duca di Ferrara. Un corpo di cinquecento uomini penetrò il 22 luglio ad Ostellato, ed appiccò il fuoco a diciassette case, tra cui il sontuoso palazzo di Tito Strozzi. Ed avrebbero fatto di peggio, se gli abitatori del luogo non si fossero armati coraggiosamente a scacciarli : e poiché riuscì loro di pigliarne due, li gettarono vivi nel fuoco stesso da loro acceso. Intanto le armi veneziane giunsero sino alle mura di Rovigo. Nicolò Arioli capitano ed Jacopo Sacrati commcssario, con Lanfranco Rangoni comandante della rocca, non avevano a difesa di quel castello se non cencinquanta soldati. N' erano stati bensì spedili a quella volta dal duca Ercole altri trecento, condotti da Giovanni Calanco e Nicolò dall’Arpa, tosloché s’ era accorto, che le I genti nemiche si avviavano a quella volta : ma questi non vi poterono giungere, perché sorpresi dalle truppe del comandante