La “Napoli1 227 tarono e sperimentarono le tende. Poi tutti i partecipanti alla spedizione si riunirono a Napoli con duecento casse di materiali e provviste. Nel giorno di Pasqua Cagni inaugurò il suo nuovo diario davanti alla visione del recente disastro provocato dal Vesuvio: «Triste Pasqua per Napoli e per noi! » Aveva lasciato, non più giovane, la famiglia ed i suoi cacciatorpediniere per affrontare nuovi rischi in terra sconosciuta e non sentiva per quella terza impresa l’entusiasmo dei tempi lontani. Partirono, vinsero la montagna arcana e in settembre ritornarono. Cagni non ritrovò la vecchia madre che aveva profondamente amato e tornò fra i suoi alla Spezia, pronto a riprendere il servizio sul mare. Invece il Duca navigò verso l’America al comando della “Varese”. Sotto gli auspici del governo belga si era costituita una Commissione Polare Internazionale con l’adesione di esploratori e scienziati che si riunirono a Bruxelles per gettare le basi del nuovo organismo. Cagni partecipò al raduno come rappresentante italiano prima di imbarcarsi, all’inizio del 1907, sulle torpediniere “Calliope'* e “Orsa”, incaricato da Mirabello di compiere uno studio tecnico che concluse presentando una relazione comparativa per la scelta del tipo che doveva essere adottato. Per quello studio l’ammiraglio Grenet gli tributò un elogio. In quei giorni moriva il maggior poeta civile d’Italia, Giosue Carducci, fustigatore superbo dei vizi e delle miserie politiche del tempo, mentre la Camera si agitava intorno a due inchieste sull’esercito e la marina ed al meschino scandalo Nasi. Unico avvenimento originale e simpatico che suscitò l’interesse sportivo di tutto il mondo fu il “ raid ’ ’ Pechino-Parigi compiuto in automobile dal principe Borghese con Luigi Barzini. Inprowisamente, il 19 febbraio 1907, mori in Asti il vecchio generale Manfredo Cagni, vedovo da pochi mesi. Aveva superato i settantadue anni. Insieme alla sposa gli erano premorti due figli e una bambina. Umberto vide cosi sciogliersi per sempre il nido della sua infanzia dal quale era rimasto tanto tempo lontano. Venne ai funerali insieme ai superstiti della famiglia ricevendo le condoglianze del Re, della Regina Margherita e dei Principi.