ANNO 1510. HI » Lombardia e nel milanese, acciocché, mentre Luigi XII avesse » occupato le sue truppe alla difesa dei proprii stati, fosse riuscito » facile ai veneziani il ricuperare intieramente gli stati perduti » nella terraferma d’ Italia, ed al papa il ricuperare la città di » Ferrara, » CAPO XXIX. Mosse militari del papa e dei veneziani contro i principi della lega. Le prime imprese della nuova confederazione furono dirette su Ferrara e su Genova. Alla volta di Genova fu spedila una considerevole armata di galere veneziane e pontifizie sotto il comando di Grillo Conlarini : la spedizione però fu inefficace, perchè vi accorsero con maravigliosa sollecitudine i francesi a prevenirne ogni danno e ad arrestarne ogni progresso. Nel ferrarese i veneziani ricuperarono Rovigo, unitamente a tulle le terre e i castelli circostanti : e nel medesimo tempo 1’ e-sercilo papalino sorprese Modena. Allora il re Luigi XII riputò saggio consiglio il proporre al papa condizioni di pace, onde trattenerne gli avanzamenli, i quali, oltreché a danno del duca di Ferrara, sarebbero riusciti a dauno altresì dei suoi acquisii della Lombardia, e gli avrebbero posti fors’ anco ad irreparabile perdita. Ma il papa, latto coraggioso dalla prosperila degli avvenimenti, rigettò qualunque proposizione. Luigi perciò strinse più ferma la sua alleanza coli’ imperatore Massimiliano, il quale sempre stava in procinto di ritornare in Italia a pigliar vendetta dei veneziani ; non mai però vi si determinava. I veneziani intanto, ad istanza del papa Giulio II, rinforzarono di nuove galere la loro armala sul Po e ne diedero il comando a Giovanni Moro. Fu preso il castello di Figarolo, che non è lungi da Ferrara, ed anche il castello di Stellala cadde in potere dei veneziani. Gravissimo ne fu il terrore dei ferraresi. E nel mentre vol. vii. 56