Gii LIBRO XXV, CAPO XXI. Lagoscuro ed a Francolino, s’inoltrò nel parco ed andò appresso a Ferrara, superando le artiglierie, i ripari e le fortificazioni, con le quali i nemici si difendevano. Nel primo impeto s’impadronì del palazzo detto Belfiore, o secondo altri Beiforte; poscia occupò i monasteri della Certosa e degli Angeli, ponendone in fuga i custo-, di ; s’inoltrò in fine sino al borgo della porta del Leone. Le quali azioni, onorevoli per 1' esercito veneziano, sono invece dal Frizzi, storico ferrarese, diminuite di pregio, narrando, che il duca di Calabria, poco prima dell’ arrivo del da San Severino « aveva ri-» tirato le milizie dalla Certosa, dal palazzo Belfiore e dal convento » degli Angeli e le aveva disposte sopra i ripari del Borgo Leone » in ordine di ricevere il nemico. » Ma, se quei posti erano stati preparati a difesa e fortificati ben bene, siccome lo stesso storico poco avanti ha narrato, perchè abbandonarli dipoi ? Soggiunge egli inoltre, che 1’ esercito veneziano « entrò nei luoghi abbando-» nqtj, » e che venti soldati ferraresi, essendoci nascosti e chiusi nel campanile della chiesa degli Angeli, provveduti di viveri per un mese, « cominciarqno dall’ alto a tormentare con balestre, » schioppi e sassi i veneziani, de’ quali unq rimase ucciso sulla » porta della phiesa. Nel tempo stesso si coqiiflciarono a scaricare » conlrp de’ medesimi le artiglierie de’ ripari di sanja Caterina. » Il Sanseverjno allora compresa meglio la difficoltà dell’ impresa, » non s’ arrischiò a yepir oltre, che anzi, f^tti meglio i conti e te-» mendo una sprtita, dopo tre ore circa si restituì al ponte Lago-» scuro, e a Francolino. • I quali fatti, sebbene siano narrali, nella sostanza, conforme si hanno dagli storici nostri ; quanto per altro non sono essi travisati nelle circostanze particolari, e nelle cause e nelle intenzioni, con che furono operali? Tultavolta il ferrarese scrittore fu leale in esporre, che i soldati veneziani « tolsero nel » partire dal borgo Leone, in segno d’essere pepeirati tant’oltre, » un Jioncorno di bronzo, insegna di B.orso, che stava sopra di » una cisterna della Certosa ed una statua di stucco del marchese » Nicolò HI, clic trovarono sopra la porla inferiormente della