inno 1513. «21 Il viceré insisteva nel voler assediare Trevigi; ma la forza della piazza ed il freddo, che incominciava a farsi sentire, lo costrinsero a mutar pensiero ed a condurre invece le truppe ai quartieri d’inverno. Nè migliore intanto era stata la sorte del re Luigi XII, unico alleato della repubblica di Venezia. Le truppe dell’ imperatore e del re d’Inghilterra gli avevano cagionato gravi danni nel suo regno. Terminò quella campagua coll’ avere perduto Terouana e Tournai. CAPO LXVI. Alleanza dei veneziani col sultano Selim. Non era in Europa soltanto, che divampasse il fuoco della guerra: anche nell’Oriente se ne assaggiava il sapore. Selim deironizzava il suo genitore Bajazet e trionfava di suo fratello Acmet, il quale conlrastavagli la corona. Lo strepilo ed il vantaggio di tante vittorie rendevano formidabile Selim in tulio 1' Oriente. Perciò il senato riputò di suo sommo interesse lo stringere amicizia con lui, per avere ad ogni evento anche da quelle parti un appoggio. Gli mandò pertanto ambasciatore Antonio Giustiniano a presentargli le congratulazioni della repubblica per la sua esaltazione al trono imperiale, ed a rinnovare con lui le antiche alleanze. Questo ambasciatore fu accolto da Selim favorevolmente e con mollo onore, e le circostanze medesime, in cui trovavasi Selim favorirono il buon effetto di colesto maneggio. Imperciocché il di lui fratello Acmet, ricoveralo in Armenia, aveva imploralo I’ assistenza dei principi vicini ed aveva ottenuto da Ismaele, sofì di Persia, un esercito, col quale disponevasi a far valere le sue ragioni sopra il fratello. Selim adunque, costretto a marciare colle sue truppe all’altra estremità de’suoi stati, per impedire i progressi del fratello, aveva vol. vii. 66