20k LIBRO XXVII, CAPO IX. forze aggiunto ii numero di soldati, che dovevano somministrare i veneziani, risultava un esercito considerevole, da cui poter con fondamento presagire fortunato Tesilo della guerra. Per resistere a così grandi apparali, raccolse anch’egli il duca di Milano copioso numero di soldati, facendone grossa leva in tutte le provincie de’ suoi dominii : accrebbe i presidii delle città principali, le allestì di molte munizioni e di vettovaglie ; ma nel medesimo tempo profondeva largamente regali e denaro per impegnare questo e quello ad adoperarsi a distorre il re dal suo disegno, ed a far entrare nella mente dei principi dell’ Italia, che la imminente caduta del ducalo milanese avrebbe seco necessariamente condotto di conseguenza la desolazione altresì e la schiavitù di tutta la penisola. Ma tutti questi suoi uffizi producevano poco fruito, a cagione dell’ odio universale dei principi contro le arti insidiose, con che il duca s’era sempre contenuto con ciascuno di essi, ogni qual volta vi fosse stata occasione di entrare assieme a concerti ed a convenzioni. I veneziani anzi non vollero mai neppure accogliere il suo ambasciatore; lo trattarono persino così austeramente, che consegnarono in mano dell’ ambasciatore di Francia le lettere di Lodo-vico, che domandava ad essi assistenza e loro prometteva vantaggi. Il solo, in tutta l’Italia, che promettesse di accorrere alla difesa del duca, era il re Ferdinando di Napoli, a cagione della parità d’ interessi contro le pretensioni del re di Francia. Ma sebbene anch’ egli si fosse esibito a venire in suo ajuto con un corpo di mille quattrocento fanti e quattrocento uomini d’ arme sotto la direzione di Prospero Colonna ; non se ne determinava mai all’ adempimento. Pare anzi, che ciò avvenisse, in parte perché aveva promesso più di quel che poteva, ed in parte perchè i veneziani avevano saputo trovare il modo di persuaderlo o di farlo persuadere, che non sarebbe stato suo vantaggio l’irritare il re di Francia, disposto già ad avversione naturalmente contro di lui. E quanto agli altri principati, che avevano mostrato per