556 LIBRO XXVIII, CAP. LXXVIII. veneziani. Eppure il generale Lautrec domandava nuovi rinforzi di cannoni, quasiché i danni recati alle mura non fossero bastanti per potersi determinare ad un pieno e regolare assalto della città. Egli cercava ogni più piccolo pretesto per temporeggiare : coglieva ogni più lieve occasione per esimersi dal combattere. Ne reclamavano ¡veneziani ed insistevano, perché si venisse alle prese. Ma in questo framezzo una grave sciagura sopravvenne ad accrescere al Lautrec le occasioni de’ suoi pretesti. « Era accadu-» to, dice il Guicciardini, che venendo per il piano di Verona » all’esercito veneziano ottocento bariglioni di polvere in sulle » carra e molte munizioni, il volere i condottieri dei buoi entrare » l’uno innanzi all’altro gli fece in modo accelerare, che per la » collisione delle ruote suscitato il fuoco abbruciò la polvere in- • sieme con le carra e con i buoi che la conducevano. > Gli assediati d’ altronde incominciavano a sentire gravemente la scarsezza dei viveri, perciocché chiusi da tanti mesi con uno stretto cerchio di truppe nemiche non avevano potuto in veruna guisa procurarsene : appena appena qualche lievissimo sussidio era loro giunto talvolta nascostamente per la via dei monti. Per le quali angustie della città, 1’ imperatore mandò a soccorrerla un corpo di otto in nove mille tedeschi. Questi giunti alla Chiusa ne ottennero il castello per capitolazione, ed inoltre occuparono il castello della Corvara, punto importantissimo sull’Adige dalla parte di Trento. Alla notizia, che queste genti arrivavano, il generale Lautrec intimorito, od affettando di esserlo, levò il campo e si ritirò a Villafranca, ove pure si ritirò anche una porzione dell’ esercito veneziano; il resto del quale passò al Boselo di là dell’Adige. In realtà aspettava il Lautrec l’esito del trattato di Noion; se, cioè, l’imperatore Massimiliano avesse accettato le condizioni, che lo riguardavano, circa la liberazione di Verona. S’ accorsero allora i veneziani di avere inutilmente sperato di ottenere colle armi ciò che il loro collegato voleva ottenessero invece per patti : perciò