anno 1506. 289 » Brissinese e 1’ arcivescovo Treverense Io dicono sovente e • mostrano le lettere col sigillo del re francese, certissimo indizio » della congiura che si ordiva. Se così è, come si vede manifesta-» mente, dovete voi col vostro consiglio prevenirlo. Perchè egli è » cosa giusta rendere ad ognuno convenevole guiderdone, e me-» ritamente ha dato la natura a cadauno che difenda se stesso ed » il proprio corpo e fugga ciò che accenna di nuocere. Special-» mente nel senato ogni deliberazione deve avere l’occhio all'utile. » Più giova a voi avere Alemani in compagnia perchè avuta la » vittoria starete in pace, e Massimiliano Sforza sarà di Milano » duca. E se ancora durasse gran tempo la guerra, potrete almeno » con Alemani negoziare e sarà con voi ancora il re di Spagna, » quando che è d’ambedue erede il duca di Borgogna. Non so » per qual sorte o P. C. alcuni degli uomini in cosa tanto certa si » adombrano e nuocono alla repubblica di maniera, che io dubito » la loro autorità dover occupare la ragione. Chi affermerà doversi » osservare a francesi fede, i quali già ci 6ono mancati di fede ? » Chi fingerà vane forme d’ antichi odii e nuove inimicizie tra il » re di Francia e il re dei romani, essendo già convenuti ed aven-» dosi per cosa certa, che i re solamente all’ utile guardano ? Chi » vorrà dire, che si rispanni il tesoro quando non possono 1’ hnpe-» rio e i beni vostri essere sicuri per altra via ? Chi giudicherà, » che non piuttosto attendono i francesi ai fatti loro e che se gli » venisse fatto non prendessero anche le città vostre? Questo avete » a sopportare, o provedervi prima che avvenga, acciocché se » poi contro il vostro sperare avvenisse, non ne incolpiate Iddio, » e tardi ve ne pentiate. Non vi resterà speranza di salute se per » vostra dappocaggine si riuniscono i re in amicizia. Provedete » in tanto pericolo alla repubblica ; mentre avete opportuno tempo » ed è in vostro potere, schivate tanti pericoli di guerra crudele. » E come potete sperar pace, se movendo guerra volete opporvi » ai Germani che vengono? Questa piuttosto è da giudicare vera » occasione di guerra , che il re dei romani ingiurialo, più vol. vii. 37