450 LIBRO XXVIII, CAPO XXXIII. similmente favorevoli. Ma non sempre nelle battaglie la fortuna sta da una sola parte. La scarsezza delle truppe imperiali, che di giorno in giorno scemavano di soldati, perchè l’imperatore, per mancanza di denari, ritardava loro le paghe, costrinse il generale francese ad assumersi l’incarico di presidiare Vicenza. Né, come egli considerava, potevano riuscire di rilevanza siffatti vantaggi, se non si fosse pensato ad assicurare il possesso di un qualche altro punto importante e sicuro, donde proteggere le conquiste falle: e questo punto si considerò dover esserLegnago. Ivi pertanto deliberò di recarsi a campo: e questa impresa gli riuscì pur favorevole. Legnago è attraversato dall’ Adige, il quale taglia il paese per modo, che una porzione minore rimane dalla parte di Montagnana, la maggiore aldi là. Quella porzione minore è nominata il Porto. Ivi i veneziani, confidati nell’ impedimento delle acque, piucchè nella fortezza della terra e nel valore dei difensori, avevano fallo un taglio nel fiume da cotesta parie inferiore : due ne avevano fatlo nella maggiore. Per queste aperture, le acque dell’ Adige avevano formato alcuni rami inferiori, da cui n’ era pagalo tulio il paese all’intorno; e sì, che, essendo stato per molli mesi sommerso da quelle, era diventato quasi una palude. Malgrado tutti questi considerevoli ostacoli, Ciamonte perseverò nella sua deliberazione : condusse pertanto 1’ esercito ad accamparsi a Minerbio, eh" è tre miglia discosto da Legnago. La quale stazione di lui incominciò a spargere lo spavento nelle truppe veneziane : e crebbe questo allorché il generale francese mandò innanzi per guadagnare il Porto alquanti soldati di cavalleria e d’infanteria. Questi, nel passare l’ultimo ramo, a un mezzo miglio da Legnago, furono incontrali dalla fanteria dei veneziani, che slava a guardia di Porto : ma i fanti guasconi e spagnuoli, entrali ferocemente nell’ acqua insino al petto, gli affrontarono, e poi gli inseguirono con tanto impelo, che insieme con essi entrarono in Porlo. Nè degl’ inseguili polè salvarsi, che una piccola parte