HG LIBRO XXVI, CAPO X. Ma la severità dei veneziani nel mantenere inviolate le leggi vinse la dispiacenza, che avevasi, di cagionare sì umiliante mortificazione ad uomo sì benemerito. Fu suggerimento di Filippo Tron, savio-grande, che « fosse comandalo al procuratore Zaccaria » Barbaro, padre di Ermolao, nominato dal papa al patriarcato di » Aquileja, essendo ambasciatore in Roma, di obbligare suo figlio » alla rinunzia del patriarcato ; fosse fissalo un termine a cotesta » rinunzia, trascorso il quale senza che avesse ubbidito, lo si ban-» disse in perpetuo e se ne confiscassero tutti i beni. » A molti de’ senatori parenti ed amici del Barbaro parve dura di troppo la proposizione del Tron ; e tra gli altri Luca Zeno parlò con molto calore per indurre i colleghi a temperare la severità di questo suggerimento. Prima di decretare, furono fatti uscire dalla sala, secondo le pratiche usate, tutti i parenti del Barbaro; e dopo lunga discussione fu deliberato da prima, che si comandasse al Barbaro una pronta rinunzia della dignità conferitagli, ed, in caso di resistenza dal canto di lui, si sequestrassero a favore della repubblica tutte le rendite del patriarcato di Aquileja, sicché il Barbaro non potesse mai in verun tempo nè godere di queste ned essere promosso a verun altro benefizio negli stati della Signoria veneziana. Quanto poi al padre, gli fu imposto di fare ogni prova per indurre il figlio alla comandata rinunzia, sotto pena di una multa di dieci mila ducati. Fu scelto quindi un allro ambasciatore presso la corte di Roma, in luogo del Barbaro : ed a questo uffizio fu scello il cavaliere Gerolamo Dona. Rigorosissime istruzioni gli furono date, acciocché si guardasse da qualunque comunicazione col Barbaro, finché fosse rimasto ostinato nel non voler rinunziare : ed il Donà ben sapeva, che gli ordini del senato esigevano la più delicata obbedienza. Gerolamo Donà, tuttoché unito ad Ermolao Barbaro colla più stretta amicizia sino dall’infanzia, si astenne in Roma dal parlargli e dal vederlo persino : fedele agli ordini e alle esigenze della patria, piutloslochè inconsiderato seguace di un cieco impulso di