MG LIBRO XXVIII, CAPO XXXI. » Speriamo, perchè ci è noia la benignila e umanità tua, perchè » è verisimile che tu voglia imitare Cesare, degli esempi, della » clemenza e mansuetudine del quale è piena tutta TEuropa. Sono » consumale le sostanze nostre, sono finite tulle le nostre speranze, » non ci è più altro che le vite e le persone ; nelle quali incrude-» lire che frutto sarebbe a Cesare? Che laude a te? Supplichiamti » con umilissimi prieghi ( i quali immaginati esser pianti mescolali » con pianli miserabili di ogni sesso, di ogni età, di ogni ordine » della nostra città ) che tu voglia che Vicenza infelice sia esem-» pio a tutti gli altri della mansuetudine dell’ impero tedesco, sia simile alla clemenza e alla magnanimità dei vostri maggiori, che, » trovandosi vittoriosi in Italia, conservarono le città vinte, eleg-» gondole molti di loro per propria abitazione, donde con gloria » grande del sangue germanico discesero tante case illustri in Ita-» lia, quei da Gonzaga, quei da Carrara, quei dalla Scala, già » antichi signori nostri. Sia esempio in un lempo medesimo Vi-» cenza, che i veneziani, nutriti e sostentati da noi nei minori pe-» ricoli, P abbiano nei maggiori pericoli, nei quali erano tenuti a » difenderla, vituperosamente abbandonala ; e che i tedeschi, che » avevano qualche causa di offenderla, 1’ abbiano gloriosamente » conservala. Piglia il patrocinio nostro tu, invittissimo Ciamonte, » e commemora 1’ esempio del tuo re, nel quale fu maggiore la » clemenza verso i milanesi e verso i genovesi, che senza causa o » necessità alcuna si erano spontaneamente ribellati, che non fu il » fallo loro, ai quali avendo del lutto perdonalo, essi, ricomperati » da tanto benefizio, gli sono siati sempre divotissimi e fedelissimi. » Vicenza conservala, o principe di Anault, se non sarà a Cesare » a comodità, sarà almeno a gloria, rimanendo come esempio della » sua benignità : distrutta, non potrà essergli utile a cosa alcuna; » e la severità usata contro a noi sarà molesta a tutta 1’ Italia ; la * clemenza farà appresso a tutti più grato il nome di Cesare. E » così come nell’ opere militari, e nel guidare gli eserciti si rico-» nosce in lui la simililudine dell’ antico Cesare, sarà riconosciuta