• anno Ibi7. 557 abbandonarono il pensiero di quella conquista e condussero a Brescia tutte le loro artiglierie di grosso calibro. 1 tedeschi allora, non trovando più verun ostacolo, che loro impedisse il cammino sino a Verona, piantarono campo alla Tomba, dove stavano prima accampali i francesi : una parte di loro entrò in città; gli altri si trattennero al di fuori per proteggere l’ingresso delle vettovaglie, clic le si mandavano a sussidio. CAPO LXXIX. E' conchiusa la pace. L’imperatore alfine acconsentì di concorrere alle condizioni di accordo, propostegli dal trattato di Noion : adontachè da quelle deliberazioni rimanesse offesa la sua vanità. Un suo nipote infatti, appena quasi uscito dall’ infanzia, aveva stipulato per lui, ed avevaio compreso, senza il suo assenso, in un trattato, assegnandogli persino il limite di due mesi ad aderirvi : i re di Francia e di Spagna avevano mostrato di fare di lui la stima di un principe subalterno: pareva insomma che U nipote gli volesse far da tutore. Tultavolla, sfogato eh’ ebbe il suo sdegno, mandò deputati a Brus-selles, per trattare sull’ argomento, in un congresso ivi aperto per ciò, al quale anche i veneziani mandarono i loro ambasciatori. Dopo lunghe c calde discussioni, gli articoli di quel trattalo furono accettali e sottoscritti il di 5 dicembre 1516. Pare, a dir vero, che al re di Francia interessasse mollissimo il terminare questa guerra, e che perciò abbia sorpassato varie delle solite formalità dei trattati. 1 capitoli infatli furono consegnati ad Andrea Grilli, eh’ era a Villafranca, la sera del 3 gennaro 1517; e dodici giorni dopo, fu riconsegnala Verona , benché il Laulrec avesse avuto ordine di osservare molte istruzioni prima di venire a siffatto scioglimento. Di queste istruzioni egli aveva mandato copia a Venezia ; ma il senato non volle in tutto acconsentire ai palli stabiliti