!|flO LIBRO XXVIII, CAPO XXVIII. agli altri ; nè aversi a lasciar passare in esempio ciò, eh’ egli, non per giustizia, ma per la violenza delle armi, aveva dovuto concedere ai veneziani. Il pontefice allora, intento con lutto 1’ animo a favorire i veneziani, incalzò il duca colle minaccie di gravi pene e censure: ma le sue minaccie spinsero sempre più quegli ad attaccarsi al re Luigi XII, ed indussero questo a proteggere vieppiù efficacemente il suo fedele alleato. « Qualunque partito, dice il Dubos(l), » qualunque partito, che il re avesse preso, il papa sperava, ch’egli » l’avrebbe incamminato al suo disegno.Se Luigi XII abbandonava il » duca di Ferrara, Giulio sperava di screditarlo; se questo principe » sostentava il duca di Ferrara, egli metteva il papa in diritto di » nuocere con la forza aperta alla Francia. » Luigi XII, a prezzo di trenta mila ducati, concesse la sua protezione al duca Alfonso : sicché il papa ne menò gravi querele, perciocché voleva quello sostenere contro di lui un suo vassallo, mentre ciò era una violazione del trattato di Cambrai, nel quale era stato convenuto, che le potenze contraenti dovessero sostenere e proteggere in lutti i modi i diritti, la dignità, le prerogative della santa Sede. Giulio pontefice, per vendicarsi di questo provocalo insulto, si appigliò allora al partito di ricorrere ai veneziani : ai veneziani, cotanto disprezzali prima e tanto perseguitati. Dopo molti secreti maneggi, fu conchiuso pertanto un trattato di alleanza e di lega tra lui e la repubblica di Venezia : ed i più essenziali ed importanti articoli del trattato erano : — « che fosse assalila per terra e » per mare la città di Genova, la quale viveva sotto la protezione, » o piuttosto sotto la sovranità del re di Francia ; che gli svizzeri, » già condotti dal papa al suo stipendio, discendessero sul ducato » di Milano; che i veneziani dal canto loro pensassero a ricupe-» rare le terre occupate dall’ imperatore Massimiliano ; che l’eser-» cito pontificio, dopo le operazioni sul ferrarese, nelle quali sa-» rebbe secondali dai veneziani, dovesse passare con questi nella (i) Stor. della lega di Cambrai. pai't. 1. lib. li, pag. i io.