ANNO 1182. 3 1 » nob. famiglia Sandei tanti ne perirono quanti se ne trovarono in » Ferrara. Sotto il peso di tante sciagure si mantenne forte bensì » lo spirito magnanimo d’ Ercole, ma dai continui disagi oppresso » il suo corpo dovette soccombere a gravissima malattia. Egli si » pose in letto a h di ottobre con quell'1 abbattimento e. desolazio-» ne degli amantissimi suoi sudditi eh’ è facile ad immaginarsi. • Senonchc la duchessa Eleonora mollo saggia e al popol cara, » con eroica intrepidezza assunse il governo, e bene assistita dal • Bevilacqua giudice de’ savj e dagli altri ministri, virilmente c » con gloria più mesi lo sostenne. > CAPO X. Operazioni militari dei veneziani. Ma da questa digressione si ritorni al racconto della guerra ed alle operazioni dell’ esercito. Pareva, che i veneziani poco o nulla fossero solleciti del passaggio del Po superiormente a Ferrara. La perdila di molta gente nei combattimenti sostenuti c nella maligna influenza dell’ aria; il sacrifizio di molli legni mandali in più volle a rimettere la flotta del Po (1), e caduti in potere dei ferraresi, oppur da questi con le bombarde affondali ; l’ ostacolo gravissimo, che trovavano al progresso delle loro conquiste nella rocca della Stellata, ove, come s’ è veduto di sopra, era appostalo a presidio il nuovo comandante Sforza Visconte; i due bastioni, l’uno alla punta del Polesine di Casiiglia, l’allro al ponte di Lagoscuro; la lunga catena rii artiglierie collocala Iungh’esso l’argine, clic circonda quel Polesine e che Marco de’ Pii valorosamente (i) Il Frinì, sulla testimonianza Jel le piccole barche, che vi furono spellile Cirneo, ne noia una perdila di 800 navi- [ er lo passaggio del fiume,c per costruirvi gli : il <|ual numero mi sembra esageralo de’ ponti, le quali ccrlamente non si pos- di troppo, qualora nou si vogliano inten- sono in buon linguaggio marittimo nomi- dei e, sol o l'indicazione di navigli, lullc nare navigli.