anno 1511. 467 mancavano di grossa artiglieria. Giulio pontefice, il quale aveva alfine condisceso alle insinuazioni de’suoi, che lo avevano persuaso a pigliare alloggio a Concordia, volle il dì dopo ritornare al campo, ed alloggiò, dice il Guicciardini (I) « in una chiesetta propinqua » alle sue artiglierie e più vicina alle mura che non era l’alloggia- . » mento primo. » Da quel primo alloggiamento lo avevano indotto i suoi ad allontanarsi, perchè un colpo di cannone, tiralo dagli assediali, aveva ucciso nella cucina sua due persone. Ritornalo adunque al campo nel dì seguente e preso alloggio nella indicata chiesetta, fu costretto bentosto a ritirarsi anche di là; perchè i francesi, forse consapevoli del suo arrivo, vi avevano diretto nuovi colpi di artiglieria. Si trasferì allora nell’ alloggiamento del cardinale Regino, ove pure altri pericoli minacciaronlo. Finalmente gli abitatori della città, perduta affatto qualunque speranza di soccorso, e vedendo rotte le loro mura per l’impeto delle artiglierie nemiche, e facilitato agli assedialori 1’ accesso per I’ enorme grossezza del ghiaccio nelle fosse, alto a sostenerne i soldati, mandarono ambasciatori al pontefice per arrendersi, a palio che fossero salve le persone e le sostanze. In sulle prime non voleva egli acconsentire a questo patto; ma finalmente, vinto dai preghi di lutti i suoi, vi condiscese, a condizione per altro, che Alessandro Tuiulzi ed alcuni capitani dell’ infanteria rimanessero suoi prigionieri, e che la città per sol'.rarsi dal saccheggio pagasse sessanta libbre d’oro. Egli poi, dice il sunnominato storico fiorentino, « fecesi » tirare in sulle mura, perché le porte erano alterrate, e discese » da quelle nella terra. » Ciò avvenne il dì 20 gennaro 1511. Insieme colla città gli si rese anche la rocca, e la contessa ebbe facoltà di partirsene con tutte le sue robe. Giulio di poi restituì la Mirandola al conte Gianfrancesco Pico, perciocché il padre gli e 1’ aveva lasciala in testamento ; e gli cedette inoltre le ragioni dei figliuoli del conte Lodovico, « come acquistale da sé in guerra (i) MI». IX, c»p. IV.