ANNO 1483. 57 spese gravissime della guerra. Perciò furono eletti tre savj, Antonio Erizzo procuratore di san Marco, Zaccaria Barbaro cavaliere, e Tommaso Trevisan. Fu loro ordinato di prendere ad esame tutte le pubbliche e le private entrate, e di adoperarsi, nel modo che avessero giudicato il migliore, a trovare denari. « V-erificarono in-» fatti, scrive il Sanudo (i), oltre le decime, grande somma di ' » ducati, che per continuare la guerra furono ottimi a mandare le » paghe in campo. E per verità non si risparmiava alcuna spesa, I» e questo perchè volentieri dai nostri cittadini le decime al tempo » fissato erano pagate, a segno che fin questo giorno quindici di * gennaro furono pagate in tutto per questa guerra, tra donale f alla repubblica e tra il monte nuovo, somme considerevoli. » E buon ajuto di denaro mandarono anche i genovesi ai Rossi alleati ed aderenti della repubblica nostra sul parmense, acciocché rinforzassero ed aumentassero T esercito; e ne fu apportatore Marino Boncio, il quale, travestito da albanese ed imitandone la pronunzia, passò il Po fingendo di cacciare una mandra di porci. I milanesi, che non lo conobbero e lo credettero veramente quale appariva, gli aprirono i passi, ed egli giunse ai Rossi il di 5 dello stesso gennaro. capo xvm. I turchi disertano in gran numero dall’ esercito di Alfonso duca di i^labria. Le feste e le allegrezze dei ferraresi accertarono il comandante generale dell’ esercito veneziano, essere giunto nella loro città il duca di Calabria. Giudicò pertanto essere quello il momento di venire alle mani ed attaccarvi battaglia. Passò quindi il fiume con tulle le sue genti ed entrò nel parco, gridando ad alla voce : Pera il calabrese colla barbara cavalleria. (•) Commini, della guerra di ferrpag. 5f). VOL. VII. g