ANNO 1498. 195 duca suddetto alla sovranità del ducato milanese. Gli nacque allora nell’ animo il pensiero di doversi adoperare a tutto potere ad impedirne la venuta in Italia ; la quale non avrebbe potuto in altra guisa impedire, se non col prestare ai fiorentini egli stesso quel-1’ ajuto, eh’ eglino ad ogni costo avevano deliberato di voler ottenere dai francesi. Egli perciò, il quale per le sue ragioni politiche era stalo sino allora difensore dei pisani contro i fiorentini, cangiò in un subito di parere e si fece difensore dei fiorentini contro i pisani. Il primo effetto di questa sua protezione fu il nen permettere sul milanese il passaggio ad un corpo di cavalleria albanese, comandato da Tommaso Zen, cui la repubblica mandava a Pisa per rinforzarne il presidio. Se ne lagnò ben tosto il senato, scrivendogli, che non aspettavasi da lui siffatto procedere, dopo tanti sforzi fatti a suo favore nelle circostanze più critiche. Egli colla sua consueta finzione rispose, che non per altra cagione aveva ricusato il passaggio a quella cavalleria, se non per tenere lontani dal proprio stato i disordini, a cui sogliono abbandonarsi nelle loro marcie i soldati albanesi. Nè questa scusa valse punto a giustificare la sua slealtà nel-1’ animo della repubblica. Il senato fece passare pel territorio ferrarese il rinforzo, che voleva mandare ai pisani; ma nel medesimo tempo non celò a Lodovico il suo rancore e la sua diffidenza. Egli nondimeno sotto la maschera di allealo continuò a rappresentare il personaggio dell’ amico traditore. Riandò infatti ambasciatori ai fiorentini coll’ intenzione apparente di maneggiare il loro accomodamento coi pisani; ma in realtà per impegnarli a resistere ed a trattare con essi circa il soccorso, che avrebbero desiderato e che Lodovico era pronto a somministrar loro. Prova ne fu, eh’ egli, non molto dopo, licenziò dal suo soldo le truppe del capitano Fracasso da San Severino, c queste passarono tosto al servizio dei fiorentini. Era troppo chiaro e solenne il fatto, per non doverne manifestare 1’ accordo. Se ne